La città di Reggio Emilia si trasforma in un futuristico laboratorio di conoscenza ed esperienza della trasformazione digitale nellasocietà contemporanea ospitando After Futuri Digitali, il primo festival dedicato alla banda ultra larga e alle sue applicazioni sull’ambiente urbano e sulla comunità.
L’evoluzione continua. Dopo il successo della prima edizione di Modena, torna l’appuntamento per scoprire le ultime evoluzioni dell’intelligenza artificiale, della robotica e della scienza dei dati applicati al territorio, mettendo al centro la persona, la comunità e le tecnologie al loro servizio, esplorando le diverse modalità con cui il digitale può migliorare la qualità della vita delle persone, nel loro ruolo di cittadini.
In quanto apripista di percorsi e progetti per incentivare l’innovazione tecnologica, al vertice delle classifiche nazionali delle città più smart d’Italia, Reggio Emilia – quarta per popolazione fra le città dell’Emilia-Romagna, tra le Regioni più digitalizzate del Paese; città delle Scuole dell’infanzia celebri nel mondo per la filosofia educativa Reggio Emilia Approach e di consolidate politiche di Partecipazione dalla Co-progettazione in diversi ambiti e a vari livelli, alla diffusione di unaCultura digitale collettiva e consapevole in ogni fascia di età; baricentro di un’Area vasta di circa due milioni di persone, piuttosto omogenea per tessuto sociale, economia, innovazione e storia, che comprende l’Emilia occidentale e il sud della Lombardia ed è servita dalla stazione Av Mediopadana quale tratto distintivo di sviluppo sostenibile e innovazione anche nella mobilità nazionale ed internazionale – è pronta ad ospitare il festival nazionale che presenta lepotenzialità e applicazioni già possibili in tema di infrastrutturazione a banda ultra larga e digitalizzazione.
Il Festival, nato nell’ambito dell’Agenda Digitale con il sostegno della Regione Emilia – Romagna e del Comune di Reggio Emilia, si pone come obiettivo principale quello di diffondere le conoscenze e le competenze nell’ambito della BUL, un’infrastruttura pubblica a banda ultra larga a servizio di istituzioni, scuole e luoghi d’incontro, ma anche di comunicare gli obiettivi in merito a connettività nella regione e a livello nazionale.