Sperimentare e consolidare iniziative congiunte, nazionali e internazionali, nel settore dell’aerospazio, che vanno dalla formazione professionale alla “ricerca applicata”, dalla programmazione e gestione dei processi normativi alla raccolta e promozione di dati e informazioni di carattere economico, legislativo e statistico.
E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato tra il DAC – Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania – e UNAVIA – Associazione per la normazione, formazione e qualificazione nel comparto aerospaziale e difesa – con cui vengono avviate una serie di azioni a favore delle imprese del settore, per creare nuove opportunità di business e rafforzare il sistema della ricerca campana, nazionale e internazionale.
L’UNAVIA, in particolare, è nata nel 1946 ed annovera oggi tra i propri soci di diritto il Ministero della Difesa con Armaereo, il Ministero dello Sviluppo Economico, l’ENAC e l’AIAD (associazione Italiana Aerospazio & Difesa) unico socio ordinario. Opera nel settore Aerospazio Difesa & Sicurezza, che da sempre rappresenta una parte importante nell’economia nazionale, fortemente caratterizzato da alto contenuto tecnologico, alta produttività del lavoro e intensità di capitale, cicli di investimento lunghi e alti livelli di spesa in ricerca e sviluppo ma anche da una grossa presenza di PMI (80 %).
Con l’accordo, il DAC e UNAVIA, si propongono di rendere il settore aerospaziale più competitivo, puntando sulla formazione professionale e l’alta formazione, e favorendo l’integrazione tra il mondo del lavoro, l’istruzione, la ricerca e le nuove tecnologie. Il due soggetti, inoltre, si impegnano a sostenere lo sviluppo delle aziende associate attraverso collaborazioni di carattere finanziario, economico, commerciale e produttivo con organismi istituzionali e governativi. Saranno avviati tavoli di confronto sulla Normazione, attività di ricerca e iniziative di Formazione in cui rappresentare, identificare e condividere le best practices e i punti di forza per essere presenti negli scenari internazionali con la giusta assertività, competenza e autorevolezza, al fine di creare valore per l’Italia.
“Il nostro è un settore di grandi prospettive ma anche fortemente competitivo, globalizzato e innovativo, un mercato sfidante che richiede sempre più un cambio di passo”, ha detto la Presidente di UNAVIA Rossella Andreozzi. “Come UNAVIA stiamo attivando numerose iniziative di collaborazione sull’intero territorio nazionale e con vero piacere abbiamo avviato questa prima esperienza, grazie al professore Carrino, con il Distretto Aerospaziale Campano. La Campania, infatti, è storicamente tra i più importanti poli aerospaziali nazionali, per quantità di imprese, fatturato e numero di occupati, ma anche per la presenza di un’eccellente rete di ricerca scientifica. Nello scenario in cui operiamo è fondamentale parlare di “Sistema Integrato Nazionale” che metta insieme l’industria, le Autorità di Certificazione, gli organismi istituzionali, le Istituzioni centrali e regionali. UNAVIA ha, in questo contesto, un punto di vista privilegiato, in quanto si pone proprio come trade union tra organismi istituzionali e industria, essendo nata con l’intento di mettere a disposizione il suo contributo di conoscenze e competenze per favorire il successo di questo importante asset nazionale”, ha concluso la Presidente Andreozzi.
“Il DAC è il primo Distretto aerospaziale ad aver attivato una collaborazione con UNAVIA, un accordo che ci consente di intervenire su diverse leve per la competitività offrendo ai nostri soci nuove attività e supporto di qualità, grazie soprattutto all’attività normativa nel Settore Aerospaziale e Difesa nel quale UNAVIA opera da oltre settanta anni”, ha detto il Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania Luigi Carrino. “Anche per le attività di internazionalizzazione, questa collaborazione ci rafforza e ci supporta. Un ulteriore motivo di orgoglio per i soci del Distretto che si confrontano con un soggetto leader delle attività di normazione, formazione e qualificazione del personale”.
Sono sei, nel dettaglio, le azioni previste dall’intesa:
– attività di formazione,
– supporto organizzativo e tecnico-specialistico per le attività normative,
– prestazioni tecnico-scientifiche,
– studi di fattibilità,
– aggiornamento e riqualificazione professionale,
– preparazione ed erogazione di seminari e convegni.
Le singole attività di collaborazione verranno definite in documenti attuativi che saranno predisposti successivamente da un Comitato di Governance. Prevista, inoltre, l’istituzione di un Comitato Tecnico Scientifico, composto da un minimo di tre a un massimo di cinque membri, cui spetterà il compito di valutare le iniziative da avviare e di istruirle sul piano tecnico.
L’intesa ha una durata di cinque anni.