La macchina in questione è Advanced VIRGO, l’interferometro di seconda generazione immerso tra le campagne toscane, e ad annunciarne il primo respiro è il portavoce Fulvio Ricci durante la cerimonia di inaugurazione aCascina, a una quindicina di chilometri da Pisa.
Il suo obiettivo sarà studiare le onde gravitazionali, le minuscole increspature dello spazio-tempo la cui osservazione è stata annunciata l’11 febbraio 2016 dalle due collaborazioni scientifiche LIGO e VIRGO esattamente un secolo dopo rispetto a quando Einstein le aveva per primo teorizzate.
Generate dall’abbraccio fatale tra due buchi neri, queste perturbazioni cosmiche sono state paragonate all’antico ‘respiro’ dell’Universo, segnando la nascita di una scienza tutta nuova: l’astronomia gravitazionale.
A poco più di un anno da questo fondamentale traguardo, alle 11.13 del 20 febbraio 2017, Advanced VIRGO – di cui l’Italia con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è tra i fondatori – è stato ‘acceso’ nella camera di controllo dell’European Gravitational Observatory(EGO).
E così, dal pannello che mostrava le cavità dell’interferometro, il pubblico ha potuto vedere come l’intensità delle luci aumentasse progressivamente, aumentando così anche la potenza del rivelatore.
Fino a stabilizzarsi: in questo momento Advanced VIRGO ha preso davvero vita, entrando ufficialmente nella fase di tuning-upche nelle prossime settimane lo porterà a unirsi ai due interferometri americani Advanced LIGO.
Questi rivelatori di nuovissima generazione puntano a trasformare l’ascolto delle onde gravitazionali in un’operazione quasi di routine, in modo da captare sempre meglio i sussurri dell’Universo.
“Rispetto al primogenito VIRGO, il nuovo interferometro aumenterà la sensibilità di circa 10 volte – ha dettoFederico Ferrini, direttore dell’European Gravitational Observatory – e ha ampliato di 1000 volte il volume dell’Universo che è in grado di osservare.”
Notevolmente potenziate anche le tecnologie impiegate dal rivelatore pisano: dal disegno ottico, che include la qualità degli specchi e la potenza del laser, ai sistemi di compensazione termica per prevenire eventuali oscillazioni del sistema, fino ad arrivare ai nuovi sistemi di vuoto.
Tutte queste caratteristiche permetteranno ad Advanced Virgo di misurare le impercettibili variazioni legate al passaggio di un’onda gravitazionale, fino a un miliardo di volte più piccole del diametro di un atomo d’idrogeno.
“La nostra missione – commenta Giovanni Losurdo, project leader di Advanced VIRGO – è contribuire alla conoscenza dell’Universo in cui viviamo. Quattro secoli fa Galileo ha puntato il suo telescopio verso il cielo e questa è stata una rivoluzione, non solo per la scienza. Ora abbiamo costruito uno strumento in grado di aprire una finestra sul cosmo, che ha già captato un segnale sconvolgente dallo spazio: ma questo è solo l’inizio.”