Il prestigioso Advanced grant dell’ERC è stato assegnato a Fabrizio d’Adda di Fagagna, il ricercatore dell’Ifom – Istituto Firc di oncologia molecolare – di Milano e del Cnr-Igm di Pavia specializzato in risposta ai danni al DNA e in senescenza cellulare. Le sue ricerche pionieristiche hanno già conquistato negli anni passati un altro Advanced grant e due grants Proof of concept, destinati sempre dalla Commissione Europea a progetti particolarmente innovativi e audaci.
Advanced grant dell’ERC: la ricerca sull’invecchiamento cellulare
L’importanza dei telomeri, le estremità finali dei cromosomi, nell’invecchiamento cellulare è stata sancita dal Nobel per la medicina riconosciuto nel 2009 a Elisabeth Blackburn, Jack W. Szostak e Carol Greider. Fabrizio d’Adda di Fagagna era proprio da pochi anni tornato in Italia da Cambridge per avviare uno dei primi laboratori specializzati in questo ambito a quel tempo ancora poco studiato in Italia. Da allora ad oggi il suo laboratorio ha contribuito notevolmente alla comprensione del rapporto causa-effetto tra l’accorciamento ai telomeri e la stabilità del DNA, con conseguenze sulla salute umana, in particolare in patologie telomeriche che comprendono, oltre ai tumori, la cirrosi epatica, la fibrosi polmonare, il diabete, l’osteoporosi e l’artrite o malattie rare come la progeria, caratterizzata da invecchiamento precoce.
Ma oltre alla conoscenza, il team di 10 ricercatori guidati da Fabrizio d’Adda di Fagagna tra l’Ifom di Milano e il Cnr-Igm di Pavia si sta concentrando in tempi recenti sullo sviluppo di una soluzione innovativa che potrebbe intervenire sul processo di invecchiamento cellulare rallentandolo. Si tratta di una classe di molecole antisenso specifiche per bloccare i segnali che portano all’invecchiamento cellulare causato dal deterioramento dei telomeri. E’ un approccio ad alta tecnologia estremamente innovativo, che mira a prevenire l’attivazione di allarmi di risposta al danno specificamente ai telomeri e sarà grazie al finanziamento Europeo dell’Advanced grant riconosciuto a d’Adda di Fagagna che lo studio alla base dei meccanismi di efficacia di queste molecole antisenso si potrà accelerare, affrontando la sfida dello studio della loro azione su più patologie.
Fabrizio d’Adda di Fagagna dirige dal 2003 in Ifom il gruppo di ricerca ‘risposta al danno al DNA e senescenza cellulare” da lui stesso avviato presso l’Istituto milanese dopo essere rientrato in Italia da 7 anni di attività di ricerca in Inghilterra presso il Gurdon Institute di Cambridge nel Regno Unito. I risultati dei suoi 60 studi sono stati pubblicati su riviste internazionali prestigiose come Science, Nature Genetics e Nature e sono stati sostenuti, tra gli altri, da 4 investigator grant AIRC e da 4 ERC europei e da BiovelocITA, il primo acceleratore italiano dedicato alle aziende biotech.
Negli ultimi anni Fabrizio d’Adda di Fagagna ha ottenuto diversi prestigiosi riconoscimenti per i risultati delle sue ricerche, tra cui il premio EACR Young cancer researcher award, promosso dall’European association for cancer research, l’autorevole associazione internazionale per la ricerca sul cancro, e il Premio Sapio per la Ricerca Italiana.