Secondo le ultime statistiche fornite dalla Società Italiana di Pediatria, ben il 75,5% dei ragazzi tra i 12 e i 14 anni si collega ad internet tutti i giorni, tra questi il 17,2% resta collegato per più di 3 ore. Un dato allarmante che vede l’adolescente il maggior fruitore della connessione no stop e dell’user experience. Si dovrà però distinguere un uso “fisiologico” del mezzo, espressione di un intrattenimento con le nuove tecnologie quale fonte di arricchimento, da un uso più specificamente “patologico” e quindi dipendente definito Internet Addiction Disorder. Il confine tra i due tipi di utilizzo è davvero molto labile e rischia di interferire negativamente con i compiti evolutivi dell’adolescente con un conseguente impoverimento dell’affettività e della socialità.
“Fisiologico e patologico, per descrivere il comportamento degli adolescenti che usano internet, sono le due categorie che utilizza chi si rapporta al mondo dei nativi di internet. Sono spesso due categorie che tagliano con l’accetta e poco ci fanno comprendere di un fenomeno così complesso e degli usi e dei costumi di quella platea che definiamo ‘nativi digitali’”.
Dottoressa, che ruolo ha specificamente la dipendenza da Internet nella vita di un adolescente in questo particolare periodo storico-economico che stiamo vivendo?
“Uscendo dai luoghi comuni, che spesso vengono utilizzati per studiare il fenomeno che riguarda l’uso delle nuove tecnologie, in particolare di internet, riteniamo particolarmente necessario andare a individuare elementi che possano definire un cultura d’uso delle stesse nuove tecnologie. Una cultura d’uso condivisa tra le diverse generazioni, che in maniera differente approcciano internet. Liquidare il fenomeno appiattendolo sulla dipendenza non ci permette di fare utili distinzioni al fine di comprenderne la complessità”.
Quali sono i meccanismi psicologici e sociali che entrano in gioco nella dinamica della dipendenza da Internet? Sono paragonabili alla tossicodipendenza e al gioco d’azzardo o ad altre forme di dipendenza?
“Il fenomeno della cosiddetta dipendenza da internet è molto recente e non è opportuno appiattirlo su altre forme di dipendenza”.
L’immediata gratificazione, l’illusione di costruire un’identità digitale alternativa per compensare quelle parti sé fragili e incerte che necessitano di una continua sovrastimolazione da parte del mezzo sino a produrre effetti nocivi per la salute. Quali sono le conseguenze deleterie di un uso spropositato di Internet sull’identità dell’adolescente?
“Non abbiamo ancori che dimostrino che un uso eccessivo di internet, dove eccessivo non è ancora definito, possa avere conseguenze deleterie sull’identità dell’adolescente. Non è ancora approfondita la qualità della relazione esistente tra il soggetto e il mondo virtuale”.
C’è un modo per prevenirla? Qual è il ruolo della famiglia e del gruppo dei pari nella vita dell’adolescente e in rapporto al progressivo allontanamento dalla realtà non solo interna ma anche esterna?
“La funzione propositiva che può svolgere la famiglia in relazione all’uso delle nuove tecnologie può essere ricondotto alla necessità di offrire all’adolescente una vasta gamma di scelta e di non appiattire la vita sociale su un solo aspetto”.