Con la morte di Maurizio Valenzi scompare l’incarnazione di un momento storico incancellabile di Napoli
Sin da quando si è diffusa la notizia della morte di Maurizio Valenzi, è stato un continuum di messaggi di cordoglio e al tempo stesso ricordi dell’uomo politico, e non solo dell’amministratore, espressi dalle istituzioni di Napoli e della Campania, da esponenti politci e delle organizzazioni sindacali.
Classe 1909, nato a Tunisi da famiglia livornese, si iscrive al Pci giovanissimo, nel 1932, cinque anni dopo era a Parigi, redattore de “la Voce degli italiani sotto la direzione di Di Vittorio. Condannato all’ergastolo dal regime di Pétain, incarcerato a Tunisi dal regime collaborazionista di Vichy, rientra in Italia nel 1944 dove divenne dirigente della federazione del Pci. Nel 1952 viene eletto nel consiglio provinciale: l’anno dopo diventa senatore. A palazzo Madama viene rieletto nel 1958 e nel 1963. È l’ ora degli scontri con la Napoli di Lauro e di Gava, un lungo tragitto di minoranza e di lotta. Il 27 settembre 1975 diventa primo cittadino di Napoli, incarico ricoperto per otto anni. Il sindaco “rosso” della città negli anni terribili del terremoto, delle Brigate Rosse e della Nuova camorra di Raffaele Cutolo. Nel 1984 viene eletto al parlamento europeo: numero due della lista comunista, è il più votato in assoluto, con 97mila e 420 preferenze. Pochi giorni fa, il 13 giugno, in Prefettura a Napoli al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, suo amico personale, viene presentata proprio la Fondazione dedicata a Maurizio Valenzi.
Il RICORDO DI AMICI, COLLEGHI, ISTITUZIONI ED AVVERSARI
Il Presidente della Repubblica Napolitano:
“E’ un momento di grande dolore per me e per mia moglie Clio, perchè siamo stati insieme, per decenni, legati profondamente sul piano umano, in un rapporto di affettuosa amicizia e simpatia, a Maurizio, a Litza e ai loro figli”. Cosi’ il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano commenta la scomparsa del senatore Maurizio Valenzi. “Della sensibilità , della gentilezza e schiettezza di Maurizio Valenzi possono essere testimoni tutti coloro che l’hanno conosciuto -continua Napolitano- intenso e forte è stato il suo legame con la base popolare, e non comune la sua capacita’ di rapporto con ogni ambiente sociale, con persone di ogni condizione e opinione”. “Maurizio, non napoletano -ricorda il capo dello Stato- aveva saputo identificarsi con Napoli come forse potevano solo quelli che ne avessero condiviso gli anni terribili dell’immediato dopoguerra; aveva combattuto con vigore la battaglia, cosi’ duramente controcorrente a Napoli, per la Repubblica, e si era poi immerso interamente nell’attivita’ di partito e politica, fino all’elezione in Senato e soprattutto fino alla prova più alta, quella che diede da sindaco, amato e, anche per la sua splendida figura morale, da tutti rispettato”. “E resta esemplare il percorso di Maurizio -prosegue Napolitano- per come seppe combinare una inesauribile passione politica, una incrollabile fermezza e coerenza di posizioni, con l’assenza di settarismo e aggressività , col rispetto per le altrui posizioni, con lo spirito di apertura e di dialogo verso gli avversari non meno che verso gli alleati. E in questo suo temperamento si avvertiva anche l’influsso della componente artistica, rimasta nello sfondo e poi riemersa, della sua personalità . Napoli e l’Italia, la politica e la società -conclude il presidente della Repubblica- avrebbero estremo bisogno, oggi, di uomini come Maurizio Valenzi: c’è da augurarsi che il suo esempio, se si saprà coltivarne la memoria, contribuisca a farne emergere di nuovi”.
Il Presidente del Senato Schifani:
“Maurizio Valenzi resterà nel ricordo di molti italiani come un modello di sincera e chiara dedizione alla vita politica e democratica del Paese”. Con queste parole il Presidente del Senato Renato Schifani ha espresso oggi il cordoglio per la scomparsa dell’ex senatore. ”Valenzi – ha aggiunto Schifani – resterà esempio dell’amore per le Istituzioni e per la cultura italiane, anche attraverso l’opera della Fondazione a lui intitolata”.
Il Vice Presidente Del CSM Mancino:
“La profonda cultura, la vivacità intellettuale, l’impegno politico, lo spessore umano e la vivida arguzia” di Maurizio Valenzi sono ricordati in un messaggio inviato dal vice presidente del Consiglio superiore della Magistratura Nicola Mancino alla famiglia dello scomparso sindaco di Napoli. Mancino ricorda la “comune, innovativa esperienza politica” vissuta da presidente della Regione Campania, insieme a Valenzi sindaco del capoluogo. Valenzi e Mancino, “pur provenendo da esperienze politiche diverse e per anni contrapposte”, collaborarono “al servizio delle istituzioni e delle comunita’ locali in un periodo non facile”.
L’ANCI
Il cordoglio della Associazione dei Comuni italiani per la scomparsa di Maurizio Valenzi è espresso dal Presidente della Associazione, Sergio Chiamparino e dal Segretario Generale Angelo Rughetti i quali, ne ricordano la passione civile e il ruolo di profondo innovatore svolto negli anni in cui fu Sindaco di Napoli. ”Con Valenzi – sottolineano – scompare una figura importante ed un punto di riferimento per quanti, a partire dalla metà di quei complicati anni ’70, hanno assunto ruoli attivi nelle amministrazioni comunali”. ”Di Valenzi – aggiungono – ricordiamo anche il ruolo di primo piano avuto nel mondo della politica, della cultura e dell’arte. Con affetto e gratitudine non possiamo dimenticare la vicinanza che, anche dopo aver concluso la sua esperienza amministrativa, Valenzi ha sempre manifestato nei confronti della Associazione dei Comuni Italiani alla quale ha voluto far dono nel 2001 – in occasione dei cento anni dell’ANCI – di una cartella di sue opere celebrative dell’evento”. Ai funerali di Valenzi l’Anci sarà rappresentata da una delegazione guidata dal vice Segretario generale Nicola Cirimele e dal Presidente di Anci Campania Bartolo D’Antonio.
Bassolino:
Il primo a rendere pubblico l’estremo saluto a Valenzi è stato il governatore Antonio Bassolino che dal suo blog ha indirizzato il suo messaggio ai figli Lucia e Marco: ”La città di Napoli perde una delle sue più belle figure, un punto di riferimento di intere generazioni. Maurizio è stato un grande sindaco, un protagonista della vita politica e culturale napoletana e nazionale. Lo salutiamo con immenso affetto”. Un commiato che Bassolino ha reso poi personalmente a Villa dei Fiori – dove Valenzi era degente – e nella camera ardente allestita nella Sala Baroni del Maschio Angioino. La presidente del Consiglio regionale Sandra Lonardo, anche a nome dell’assemblea esprime profondo dolore sottolineando: ”Napoli oggi piange uno dei suoi uomini più rapresentativi. Valenzi ha interpretato, per decenni, l’anima migliore della città , dando voce alle attese di giustizia sociale. Nella sua lunga attività politica ha sempre rispettato gli avversari e si è sempre dimostrato disponibile al confronto. E’ stato un politico leale, un uomo di partito, sempre fedele alle Istituzioni. In questo triste momento il nostro pensiero affettuoso va alla famiglia, agli amici, a quanti l’hanno conosciuto ed apprezzato”.
Iannuzzi:
Il segretario regionale del Pd Tino Ianuzzi lo ricorda come ”indimenticato sindaco di Napoli, senatore e parlamentare europeo, Valenzi ha rappresentato e rappresenta l’esempio di una guida autorevole per la politica nel senso piu’ alto e per le giovani generazioni che intendono avvicinarsi all’impegno civile”.
Gli Avversari:
Messaggi di cordoglio e riconoscimento, però, dell’importanza del ruolo politico svolto da Valenzi arrivano da politici di ogni schieramento.
Pdl:
Per il cocordinatore campano del Pdl, Nicola Cosentino, ”Maurizio Valenzi ha rappresentato un pezzo importante della storia di Napoli, in momenti difficili. Rendere omaggio al suo spirito di combattente, prima, e di uomo delle istituzioni, poi, è doveroso da parte di tutti noi, che siamo stati testimoni di parte di quella storia. I valori della democrazia e della libertà , e il radicato senso civico della nazione, sono le qualità che maggiormente abbiamo apprezzato in Valenzi, di cui conserveremo un prezioso e commosso ricordo”.
Del suo ”indiscusso rigore morale” parla il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro che assicura la presenza sua e del gonfalone della Provincia alla cerimonia funebre al Maschio Angioino. E ne ricorda in particolar modo ”la lezione di stile, di coerenza e di attaccamento alle istituzioni. Lezione che Valenzi lascia in dote non solo alla sua Napoli, ma anche a tutte le persone che ancora credono e combattono per i valori dell’uomo, della giustizia e della liberta”’.
Mpa:
E Salvatore Ronghi, consigliere regionale e portavoce del MpA assicura che ”Il Sindaco Valenzi resta un punto di riferimento chiaro e di grande coerenza e che dovrebbe essere di esempio ai tanti che si illudono di essere soggetti politici”.