Così come la storia, anche il calcio si evolve e lo fa anche eliminando coppe che hanno provato a fare la storia. La FIFA, quindi, da qualche anno ha detto addio alla Confederation Cup che (storicamente parlando) non ha mai sorriso alla nostra nazionale.
Addio Confederation Cup, cos’era?
Questa coppa è sempre stata molto criticata sin dalle sue prime edizioni perché definita superflua e solo una copia della coppa del mondo. Anche la sua cadenza è stata molto variabile prima biennale e poi quadriennale andando a posizionarsi l’anno prima del mondiale andando a svolgersi proprio nella nazione ospitante dei futuri campionati del mondo. Insomma, la Confederations Cup riuniva le nazionali vincitrici delle relative competizioni nazionali insieme alla nazionale del paese ospitante in una sorta di grande prova generale prima dei mondiali veri e proprio.
Le critiche a questa coppa, nonostante il ruolo di competizione pre-mondiale, non cessarono ma anzi diventarono ancora più forti. La presidenza alla FIFA di Gianni Infantino ha poi messo la definitiva parola fine a questa competizione andando ad allegare a 24 squadre il mondiale per club.
Confederation Cup ed Italia, un rapporto non felice
Come vincitrice di questi europei, l’Italia avrebbe avuto diritto a partecipare alla “nuova” Confederation Cup ma la sua cancellazione ha bloccato il tutto. Piuttosto che parlare delle possibili avversarie, potremmo fare un passo indietro per ricordare il rapporto tra la nazionale italiana e questa competizione. L’Italia ha partecipato per due volte alla Confederation Cup anche se in realtà era stata invitata sia nel 2001 che nel 2003 visto la finale europea conquistata nel 2000 ma rifiutò in entrambi i casi alla partecipazione.
L’edizione del 2009
Le edizioni del 2009 (come vincitrice della coppa del mondo) e del 2013 (come finalista degli ultimi europei) sono, quindi, le uniche edizioni che l’Italia abbia disputato. Quella del 2009 fu una sorta di campanello d’allarme per il mondiale fallimentare di Sud Africa 2010. La nazionale allenata da Lippi venne eliminata nella fase a gironi dopo le sconfitte con Egitto e Brasile, quel gruppo vide qualificarsi i brasiliani ma soprattutto gli USA che a sorpresa eliminarono la Spagna in semifinale per poi perdere in finale contro i verdeoro dopo un doppio vantaggio americano.
L’edizione del 2013
Quella del 2013 fu migliore. La nazionale di Prandelli superò agilmente la fase a gruppi battendo Messico e Giappone arrivando seconda dietro il Brasile. Il camminò terminò in semifinale contro la Spagna in una lunghissima serie dei calci di rigore decisa dall’errore di Bonucci dal dischetto. Il torneo terminò con un terzo posto conquistato grazie alla vittoria, sempre ai rigori, contro l’Uruguay di Cavani e Suarez. Un risultato incoraggiante ma in realtà preludio del periodo nero della nazionale italiana che iniziò con la seconda eliminazione consecutiva ai gironi ai mondiali e successivamente con la mancata qualificazione ai mondiali russi del 2018.