Protom e Gruppo Ebano presentano insieme il progetto “ACT – Active Customized Training” al Connext, il primo incontro nazionale di partenariato industriale di Confindustria in programmato per giovedì 7 e venerdì 8 febbraio a Milano.
Al Mi.Co. sarà presentata un’idea nuova di formazione: il progetto ACT è la risposta congiunta di Protom e Gruppo Ebano alla sfida lanciata dall’avvento della Digital Transformation.
ACT: il progetto
Il progetto ACT punta a capitalizzare l’esperienza e le competenze di Protom e Gruppo Ebano, trasformandole in una proposta formativa continua, che trova il proprio punto di forza nella flessibilità e nella capacità di accompagnare l’Utente dall’acquisizione delle competenze e conoscenze di base, fino alla qualificazione di tali competenze, attraverso attività propedeutiche al momento delle “operations” nello scenario lavorativo vero e proprio.
Il punto di forza è l’utilizzo della Realtà Virtuale ed Aumentata che attiva la componente esperienziale, immergendo l’utente in una dimensione interattiva. Valorizzando una cultura formativa che introduce l’innovazione dove e quando serve, con modalità di interazioni “naturali”. Il vantaggio sono tempi di apprendimento ridotti e una maggior efficacia dei contenuti appresi.
ACT e social learning
In particolare, la proposta progettuale muoverà dai percorsi di e-learning e social learning, che costituiscono il core delle attività di Gruppo Ebano, sfruttando le potenzialità di una piattaforma consolidata come quella sviluppata dal “modello integrato CEF”.
Gruppo Ebano è un’eccellenza riconosciuta nel mercato della Formazione a Distanza, oggi principalmente orientata al settore Consumer. La sua offerta si distingue per la capacità di progettare, realizzare ed erogare corsi professionali attraverso la propria piattaforma di “social learning”, sviluppata da CEF Publishing, punta di diamante del Gruppo. Ma il futuro apre ad un nuovo segmento di mercato: quello delle aziende.
“Mai come in questo momento – spiega Carlo Robiglio, Presidente di Gruppo Ebano – la formazione è il fattore competitivo che determina il successo di un business. Le Aziende manifestano un forte bisogno di formazione, soprattutto continua, che sappia andare incontro alle nuove logiche legate ai processi di dematerializzazione e flessibilità. È fondamentale offrire la possibilità di formarsi da casa, nelle modalità e nei tempi che sono più opportuni in base alle necessità di ciascuno. Con Protom abbiamo trovato la sinergia perfetta – prosegue Robiglio – per progettare e realizzare soluzioni ‘custom’, che soddisfino anche le esigenze formative più specifiche, aumentando l’efficacia del processo di sviluppo delle risorse umane attraverso le soluzioni di Virtual & Augmented Reality”.
“La mission di Protom – fa eco Fabio De Felice, fondatore di Protom – è creare un ponte tra la tecnologia e le esigenze concrete delle Aziende e delle persone. La sperimentazione formativa è lo strumento che ci permetterà, così come il nuovo paradigma culturale e tecnologico ci impone, di acquisire know-how in maniera rapida, efficace e proattiva. La sinergia tra l’e-learning e le Interactive Technologies è, a mio avviso, una carta vincente per vincere questa sfida. In un mondo in cui l’unica costante è la continua trasformazione, nuovi modelli organizzativi, nuove tecnologie, nuove competenze sono richieste alle Aziende per essere competitive”. “Oggi – conclude De Felice – nell’epoca della Quarta Rivoluzione Industriale, questo ponte poggia sulla capacità di nutrire il talento e costruire le competenze che popoleranno il mondo del lavoro del futuro.
In questa logica la scelta di Fondimpresa di puntare sul digitale apre scenari interessanti per tutto il settore della formazione e degli stessi fondi interprofessionali.”
“Mentre il mondo diventa sempre più disintermediato ed iperconnesso, – spiegano Robiglio e De Felice – la natura del lavoro si trasforma, facendo aumentare esponenzialmente il valore degli asset legati alla rapida ed efficace acquisizione delle competenze, nonché dei fattori e delle tecnologie abilitanti questi processi. In un inaspettato ritorno al passato, la formazione si allontana dalle aule, diventando learning-by-doing: si apprende facendo, condividendo, collaborando all’interno di spazi fisici o, molto di frequente, virtuali.”
Un concept come ACT integra il tradizionale approccio della piattaforme di e-learning con le cutting –edge technologies, generando una proposta che si caratterizza per la capacità di restituire all’utente un ruolo attivo nei processi formativi, slegandolo dalla logica della lezione frontale; al contempo l’approccio disegnato da ACT fa emergere la possibilità di disegnare il percorso formativo sulle specifiche esigenze dell’utente, sia in termini di contenuti sia in termini di modalità di fruizione.