L’unione più importante di sempre nel mondo delle software house di videogiochi è stata bloccata dall’antitrust del Regno Unito. L’acquisizione Microsoft – Activision viene messa in pausa dal Regno Unito che esprime molti dubbi circa la situazione del mercato del cloud gaming che sarebbe poi troppo sotto il controllo monopolista di Microsoft.
Acquisizione Microsoft – Activision: chi sono gli “attori” in gioco?
Prima di parlare dell’ultimo step di questa lunga storia, dobbiamo partire dal principio. Dobbiamo capire chi sono i due soggetti protagonisti di questa acquisizione:
- Microsoft è un’azienda tecnologica multinazionale con sede principale a Redmond, nello stato di Washington negli Stati Uniti. Fondata nel 1975 da Bill Gates e Paul Allen, Microsoft ha avuto un impatto significativo sulla rivoluzione informatica, diventando una delle società più grandi e influenti al mondo..
- Activision è un’azienda statunitense che produce videogiochi. Fondata nel 1979, è una delle più grandi e influenti case di sviluppo e pubblicazione di videogiochi al mondo. È nota soprattutto per le sue serie di giochi di pensiero strategico, come Call of Duty e Guitar Hero. Nel corso degli anni, ha acquisito molte altre società di sviluppo di giochi, tra cui Blizzard Entertainment, N-Space, Toys for Bob e Infinity Ward.
Lo storico accordo
Siamo nel gennaio 2022, quando Microsoft ufficializzò l’intenzione di acquistare Activision Blizzard per la somma di ben 68,7 miliardi di dollari. Una cifra record pari a 95 dollari per azione. Si trattò di una somma che non aveva precedenti e che sovrastava quella che – sino a quel momento – era stata la cifra più elevata mai spesa per un’operazione di questo tipo, ovvero i 12,7 miliardi spesi da Take-Two per Zynga. L’acquisizione porterà in casa Microsoft tantissimi team di altissimo valore, tra cui:
- Activision Publishing
- Blizzard Entertainment
- Beenox
- Demonware
- Digital Legends
- High Moon Studios
- Infinity Ward
- King
- Major League Gaming
- Radical Entertainment
- Raven Software
- Sledgehammer Games
- Toys for Bob
- Treyarch
Il no dell’antitrust inglese
Tutto sembrava procedere a gonfie vele ma l’acquisizione doveva passare sotto la lente d’ingrandimento dei vari antitrust. La prima ad esprimere dubbi e (di conseguenza) a bloccare questa enorme trattativa è stata l’antitrust del Regno Unito, la Competition and Markets Authority britannica. La CMA ha diramato un comunicato dove esprime le sue perplessità:
Microsoft ha stipulato un accordo da 68,7 miliardi di dollari per acquisire Activision, uno degli editori di videogiochi più famosi al mondo, nel gennaio 2022. La CMA ha avviato una revisione approfondita dell’accordo nel settembre 2022 e nel febbraio 2023 ha provvisoriamente rilevato che la fusione potrebbe rendere Microsoft ancora più forte nel cloud gaming, soffocando la concorrenza in questo crescente mercato.
I rimedi proposti da Microsoft non sono stati ritenuti idonei dalla CMA in quanto verrebbero applicati solamente a determinati giochi Activision da riprodurre in streaming solo attraverso definiti servizi di cloud gaming e a patto che vengano acquistati in certi negozi online.
La risposta di Microsoft
“Questa non è la notizia che volevamo, ma è ben lungi dall’essere l’ultima parola su questo accordo“. Così risponde il CEO di Activision Bobby Kotick alla decisione della CMA britannica di non approvare l’acquisizione da parte di Microsoft. Le due società si preparano a presentare ricorso presso il Competition Appeals Tribunal del Paese con una certezza: “questo accordo fa bene alla concorrenza“.
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