Ogni anno, prima dell´inizio della stagione balneare, l´Ue pubblica una valutazione delle acque di balneazione per aiutare gli europei nella loro scelta. La relazione, che nasce dalla collaborazione tra la Commissione europea e l´Agenzia europea dell´ambiente, raccoglie i dati relativi a oltre 21 000 siti di balneazione nei 28 Stati membri dell´Ue, in Albania e in Svizzera.
La buona notizia è che la qualità delle acque di balneazione rilevata in Europa era elevata, con il 95% dei siti conformi agli standard minimi stabiliti dalla normativa europea. Oltre l´83% dei siti, conformi a criteri ancor più rigorosi, si vede attribuire la valutazione di eccellente, e per meno del 2% delle acque di balneazione è stata riscontrata una qualità scarsa.
Ottimo risultato per l´Italia che, con una delle zone costiere più estese di Europa (il 33% delle acque monitorate sono italiane), ha raggiunto la valutazione di eccellente per il 90% delle sue acque di balneazione. L´italia ha anche il più alto numero di siti con una qualità delle acque scarsa (107), che costituiscono però solo il 2% del totale. Questi dati positivi sono il risultato delle azioni dell´Ue per migliorare la vita quotidiana dei cittadini.
La grande maggioranza delle acque reflue urbane viene trattata oggi in modo adeguato, e di conseguenza nel mare si riversano meno nitrati. I nostri fiumi sono più puliti di quanto lo siano mai stati a memoria d´uomo. Il risultato è di buon auspicio anche per l´economia, perché il valore socioeconomico delle acque balneabili è molto elevato, e protegge innumerevoli posti di lavoro in tutto il continente.
Acque pulite e sicure sono vitali per il turismo. E dimostrano anche l´efficacia delle misure adottate per proteggere questa inestimabile risorsa per il presente e il futuro. Negli anni 90 solo il 70% delle acque di balneazione rispettava gli standard minimi, e solo il 60% dei cittadini nuotava in acque di qualità eccellente.
E quest´anno c´è ancora una buona notizia per gli amanti delle spiagge: gli Stati membri hanno appena concordato un´azione a livello europeo per ridurre il numero di sacchetti di plastica monouso che troppo spesso finiscono nei nostri mari. Ne sapremo di più nei prossimi mesi, ma una cosa è sicura: si stanno facendo grandi passi verso mari ancor più puliti, e questo significa benefici per tutti.