Il laboratorio di cultura e tecnologia ‘Acireale Living Lab’ (www.acirealelivinglab.it) è un progetto per la valorizzazione del patrimonio culturale e la fruizione turistica della città siciliana e del territorio circostante, nato dalla sinergia tra l’Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam) del Cnr di Catania e l’associazione di Ingegneri e architetti acesi. Un laboratorio concepito come luogo di aggregazione, condivisione e contaminazioni tra i diversi saperi che abbracciano il settore dei beni culturali, che ha lo scopo di favorire uno sviluppo duraturo e sostenibile del patrimonio materiale e immateriale della città.
Acireale Living Lab: valorizzare il territorio
Inaugurato lo scorso maggio 2018, l’Acireale Living Lab è reso possibile dal Comune di Acireale che, attraverso il cosiddetto ‘Bilancio partecipativo’, ha accolto positivamente per l’anno 2016/2017 la realizzazione del Laboratorio: la sede è, infatti, istitutita all’interno del Palazzo del Turismo, nel cuore del centro storico della città di Acireale, sede di alcuni uffici del comune acese. Nell’ottica di raggiungere la più ampia e diversificata audience, il Laboratorio si è dotato di un sito web ufficiale: www.acirealelivinglab.it.
Il Laboratorio si pone l’obiettivo di rendere il territorio maggiormente competitivo e attrattivo attraverso la valorizzazione dei risultati della ricerca storico-archeologica e le nuove metodologie e tecnologie i beni culturali: grazie a una pluriennale esperienza nel campo, maturata anche tramite la concreta applicazione in numerosi contesti del Mediterraneo, il Cnr-Ibam ha, infatti, sviluppato forme innovative di ‘narrazione emozionale’, immersive e partecipative, che forniscono un arricchimento della conoscenza collettiva sul patrimonio culturale (storytelling adattivo). Grazie al contributo di un team multidisciplinare del Cnr-Ibam il Laboratorio offre prodotti e servizi in grado di generare nei fruitori un alto livello di coinvolgimento, come, ad esempio, il virtual tour di Acireale e del Parco ‘Valle delle Aci’ dove l’Ibam opera in attività di scavi e studi.
La ricerca è stata condotta su tutto il territorio comunale di Acireale con particolare attenzione al centro urbano, custode di un prezioso patrimonio culturale, sia materiale sia immateriale, con focus specifici sugli aspetti architettonici del barocco, sui beni archeologici dispersi nel territorio, sul patrimonio ambientale e naturalistico e sulle pratiche artigianali storicamente presenti in quest’area ricca di cultura creativa. A partire dalla disponibilità della Biblioteca Zelantea di Acireale, che ha messo a disposizione il suo straordinario patrimonio librario, è stato possibile avviare un intenso lavoro di ricerca volta alla ricostruzione delle vicende storiche della città di Acireale e del suo comprensorio.
Acireale Living Lab: le tradizioni
“I numerosi edifici di culto individuati e i palazzi nobiliari rispecchiano per lo più i canoni dell’architettura barocca, come in gran parte dei centri etnei, dove edifici ecclesiastici e palazzi nobiliari costituiscono la testimonianza concreta della grande attività edilizia avviata dopo le distruzioni causate dal grande terremoto del 1693“, spiega il direttore di Cnr-Ibam Daniele Malfitana. “Il centro storico di Acireale costituisce, quindi, un punto di osservazione privilegiato per comprendere gli esiti locali di tale corrente artistica. Qui, infatti, i caratteri propri del barocco hanno trovato re-interpretazioni peculiari, ad esempio, negli edifici che incorniciano la piazza del Duomo (Palazzo del Municipio e Basilica dei Santi Pietro e Paolo) e nella Basilica di San Sebastiano, caratteri che pur in forme ed esiti minori ritroviamo in gran parte dell’architettura civile e sacra del centro cittadino, caratterizzando un patrimonio artistico-culturale ingente“.
Il sito www.acirealelivinglab.it accoglie il visitatore con una sequenza di immagini che mostrano i gesti di un costruttore di pupi siciliani intento alla realizzazione di una delle sue opere nella piccola bottega artigiana, o ancora i gesti che caratterizzano la lavorazione della cartapesta o la particolare e tradizionale preparazione della granita: gesti di mestieri creativi, che ‘fissano’ nella memoria del pubblico e dei fruitori del living lab l’emozione suscitata da questo prezioso patrimonio culturale immateriale che Acireale custodisce.
“Divulgare, condividere e trasmettere ad un più ampio pubblico di non specialisti, i risultati della ricerca condotta dall’Ibam è una delle nostre principali missioni“, conclude Malfitana. “L’auspicio è quello di rendere all’intera società il lavoro svolto all’interno dei nostri laboratori al fine di poter contribuire allo sviluppo della conoscenza collettiva sul patrimonio culturale tangibile e intangibile che caratterizza la nostra identità, trasmettendo alle nuove generazioni, grazie anche all’uso sapiente di accattivanti e innovative tecniche di comunicazione e fruizione la storia, le tradizioni e le peculiarità di una cultura, di un luogo e del suo valore a tutta la società.“