Per Achille Festa Campanile l’umorista è “uno che fa il comodo proprio”. Per rispondere alla realtà con l’umorismo bisogna sparigliare le carte, cedere al paradosso, non utilizzare mai lo stesso registro. Seppur apprezzato come romanziere e sceneggiatore, per scoprire il suo lato umoristico ci è voluto del tempo. Nato a Roma nel 1899, ha avuto una carriera di successo nel mondo del cinema, del teatro e della letteratura. La sua impronta nel panorama culturale italiano è stata alquanto significativa e con il suo talento ha contribuito alla produzione di opere di rilievo nel cinema, nella letteratura e nel teatro.
Quali opere di Achille Festa Campanile ricordiamo
Lo scrittore romano ha scritto alcuni dei romanzi più iconici del Novecento:
- “Sessanta racconti” (1958): la raccolta di sessanta brevi racconti è considerata una delle opere più importanti di Campanile nel campo della letteratura. I racconti affrontano una varietà di temi e situazioni con uno stile ironico e satirico.
- “Il labirinto” (1965): è uno dei lavori più noti di Campanile. Ambientato in un ospedale psichiatrico, esplora la vita dei pazienti e dei medici con un’attenzione particolare ai conflitti interiori e alla follia.
- “La panchina” (1976): narra la storia di un uomo che, dopo essere stato abbandonato dalla moglie, trascorre la maggior parte del suo tempo su una panchina in un parco, osservando e riflettendo sulle persone che gli passano accanto. È un’opera che si concentra sulla solitudine e sulle dinamiche umane.
Dalla letteratura al cinema
Sceneggiatore di grande talento, Achille Festa Campanile ha scritto film che hanno fatto la storia del cinema italiano del Novecento:
- “La dolce vita” (1960) diretto da Federico Fellini: uno dei capolavori di Fellini, il film è una satira sociale che esplora la vita mondana e la superficialità nella Roma degli anni ’60.
- “Divorzio all’italiana” (1961) diretto da Pietro Germi: la commedia ha vinto l’Oscar come Miglior Sceneggiatura Originale ed è uno dei film italiani più iconici. Campanile ha co-sceneggiato il film, che racconta la storia di un uomo che cerca di ottenere il divorzio per poter sposare la sua giovane cugina.
- “Il sorpasso” (1962) diretto da Dino Risi: commedia che ha ottenuto grande successo in Italia, il film racconta di un viaggio in macchina attraverso l’Italia compiuto da due personaggi opposti.
- “Casanova ’70” (1965) diretto da Mario Monicelli: commedia satirica che mescola sesso, politica e società, il film racconta la storia di un ufficiale militare italiano che cerca di evitare l’obbligo sessuale per motivi di salute.
A questi film, molto diversi tra loro, lo scrittore diede il suo contributo partecipando alla realizzazione della sceneggiatura rivelandosi ancora una volta scrittore molto eclettico.
L’umorismo come chiave di lettura della realtà
L’umorismo di Achille Festa Campanile si manifesta attraverso uno stile satirico, ironico e spesso pungente. Le sue opere sono caratterizzate da un’osservazione acuta della società e delle dinamiche umane, che vengono presentate in modo umoristico e dissacrante.
Campanile utilizzava l’umorismo per mettere in evidenza le contraddizioni, le ipocrisie e gli stereotipi della società italiana. I suoi personaggi spesso rappresentavano archetipi ed erano ritratti in situazioni paradossali, suscitando così il sorriso e la riflessione nel pubblico.
La sua scrittura è caratterizzata da dialoghi spiritosi, battute argomentate e situazioni comiche. Campanile spesso si concentra sugli aspetti più ridicoli e assurdi della vita quotidiana, utilizzando l’ironia per smascherare le ipocrisie sociali e le debolezze umane.
Nelle sue opere cinematografiche, l’umorismo di Campanile è evidente nelle trame dei film e nella caratterizzazione dei personaggi. Le sue sceneggiature spesso contengono elementi di commedia nera, giochi di parole e situazioni comiche che pongono l’accento sull’assurdità della vita e delle convenzioni sociali.
L’umorismo di Achille Festa Campanile si distingue per la sua sottile satira sociale, il sarcasmo e il modo ironico in cui mette in risalto le contraddizioni umane. La sua capacità di trattare temi seri con uno sguardo ironico e umoristico ha reso il suo lavoro apprezzato dal pubblico e dalla critica.