L’Unione europea ha firmato un accordo con la Serbia sulla cooperazione in materia di gestione delle frontiere fra la Serbia e l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex). Per l’UE, l’accordo è stato firmato da Maria Ohisalo, ministra dell’interno della Finlandia e presidente del Consiglio, e da Dimitris Avramopoulos, commissario per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, mentre per la Repubblica di Serbia è stato firmato da Nebojša Stefanović, vice primo ministro e ministro dell’interno.
“La cooperazione con i nostri partner nei Balcani occidentali è essenziale per garantire una gestione efficace delle nostre frontiere comuni. Grazie a questo accordo Frontex potrà coordinare la cooperazione operativa tra gli Stati membri dell’UE e la Serbia e fornire sostegno e consulenza a beneficio di tutti.” ha dichiarato Maria Ohisalo, ministra dell’interno della Finlandia.
“Desidero ringraziare la Serbia per gli sforzi e l’impegno volti a garantire una più stretta cooperazione con l’UE in materia di gestione delle frontiere e della migrazione, nell’interesse sia della Serbia che dell’UE. Con l’accordo firmato oggi, rafforziamo ulteriormente le nostre relazioni con i partner dei Balcani occidentali e accorciamo le distanze tra questa regione e l’UE.” ha affermato Dimitris Avramopoulos, commissario per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza
Grazie all’accordo, Frontex potrà assistere la Serbia nella gestione delle frontiere, effettuare operazioni congiunte e, con l’accordo della Serbia, inviare squadre nelle regioni del paese che confinano con l’UE.
Queste attività hanno lo scopo di lottare contro l’immigrazione illegale e la criminalità transfrontaliera e possono prevedere una maggiore assistenza tecnica e operativa alla frontiera.
La cooperazione rafforzata tra paesi terzi prioritari e Frontex contribuirà inoltre a intensificare ulteriormente la sicurezza alle frontiere esterne dell’UE.
Il progetto di decisione sulla conclusione dell’accordo sarà inviato al Parlamento europeo, che deve dare la sua approvazione affinché l’accordo stesso possa essere concluso.
Accordo UE Serbia: il contesto
L’accordo sullo status è il terzo in ordine di tempo a essere concluso con un paese partner, dopo accordi analoghi firmati con l’Albania nell’ottobre 2018 e con il Montenegro nell’ottobre 2019. I negoziati con la Serbia sono stati portati a termine nell’agosto 2018 e il progetto di accordo sullo status è stato siglato dal commissario Avramopoulos e dal vice primo ministro e ministro dell’interno della Serbia Nebojša Stefanović il 20 settembre 2018. Il Consiglio ha quindi autorizzato la firma dell’accordo il 22 gennaio 2019.
Analoghi accordi sullo status sono stati siglati anche con la Macedonia del Nord (luglio 2018) e la Bosnia-Erzegovina (gennaio 2019) e sono in attesa di finalizzazione.
Frontex ha avviato la sua primissima operazione congiunta nel territorio di un paese terzo vicino il 22 maggio di quest’anno in Albania.
Frontex può effettuare missioni e operazioni congiunte nel territorio di paesi vicini, previa conclusione di un accordo sullo status tra l’Unione europea e il paese interessato.
Di recente, a seguito di una proposta della Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato un nuovo regolamento volto a rafforzare la guardia di frontiera e costiera europea. Potranno così essere effettuate operazioni congiunte e missioni in paesi non compresi nell’immediato vicinato dell’UE.
La cooperazione con i paesi terzi è un elemento importante del concetto di gestione europea integrata delle frontiere, concetto applicato mediante un modello di accesso a quattro livelli che comprende: misure nei paesi terzi, misure con i paesi terzi vicini, misure di controllo di frontiera e misure nello spazio Schengen.