Il sedano, noto come “accio” nel dialetto napoletano, è un ortaggio di origini antiche, considerato un elemento base della cucina mediterranea e particolarmente apprezzato nella tradizione culinaria napoletana. L'”accio” non è solo un ingrediente ma un simbolo delle radici culturali di Napoli e della Campania, dove i suoi usi si sono tramandati di generazione in generazione.
Origine e significato del termine “Accio”
La parola “accio” deriva probabilmente dal latino “apium,” termine che si riferiva all’antico sedano selvatico. Nel dialetto napoletano, il termine ha mantenuto una sonorità che richiama le sue radici antiche, e l’accio è apprezzato soprattutto nelle sue varietà locali che, a differenza del sedano classico, presentano un sapore più forte e aromatico.
L’accio napoletano non si limita alla varietà a cui siamo comunemente abituati: i napoletani sono infatti attenti a riconoscere le diverse sfumature e varietà che distinguono il sedano coltivato nella regione. Questa conoscenza è legata alla profonda cultura contadina e culinaria che da secoli caratterizza il territorio campano.
Proprietà nutrizionali e benefici
L’accio è noto per le sue molteplici proprietà benefiche. Ricco di vitamine A, C, K e minerali come il potassio e il magnesio, è un alimento considerato fondamentale nelle diete salutari. I suoi composti bioattivi contribuiscono a ridurre l’infiammazione, migliorare la digestione e sostenere la salute cardiovascolare.
Inoltre, l’accio è un alimento a basso contenuto calorico ma ad alto contenuto di fibre, risultando quindi ideale per coloro che cercano di mantenere il peso forma. Le fibre aiutano il sistema digestivo, mentre le vitamine e i minerali rinforzano il sistema immunitario, favorendo anche la salute della pelle. I napoletani, infatti, lo considerano quasi una sorta di “medicina naturale”.
L’accio nella cucina napoletana
Nella cucina napoletana, l’accio è presente in numerose ricette tradizionali, spesso come ingrediente base per insaporire piatti o come contorno. Una delle preparazioni più famose è sicuramente il “soffritto,” una combinazione di accio, cipolla e carota usata come base aromatica per zuppe, sughi e piatti a base di carne. Il sedano viene tritato finemente e cotto a fuoco lento insieme agli altri ingredienti, rilasciando un profumo inconfondibile che fa parte del tipico aroma delle cucine napoletane.
Un altro piatto tipico è la “minestra maritata,” un’antica zuppa che combina verdure fresche e carne. L’accio in questo caso dona un gusto fresco e leggermente amaro che bilancia i sapori più ricchi delle carni e delle altre verdure. Questa zuppa è particolarmente apprezzata nei mesi invernali, quando la sua calda semplicità riscalda il cuore.
Ingrediente popolare nelle feste e nelle tradizioni
Durante le festività, l’accio è protagonista di diverse pietanze tradizionali. Ad esempio, viene utilizzato per insaporire l’”insalata di rinforzo,” piatto tipico delle celebrazioni natalizie napoletane. Questa insalata, preparata con cavolfiore, olive, sottaceti e peperoni, è un esempio di come l’accio si inserisca armoniosamente in una varietà di ingredienti, offrendo freschezza e aroma.
Curiosità e usi tradizionali
Oltre all’uso culinario, il sedano è stato usato nella medicina popolare per i suoi poteri curativi. I napoletani attribuivano al sedano proprietà disintossicanti e spesso lo utilizzavano in decotti e tisane per favorire la digestione e alleviare i disturbi gastrointestinali. L’uso dell’accio è tuttora diffuso nelle tradizioni locali per le sue qualità aromatiche e benefiche.
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