Piromane. Pochi cubetti di un accelerante in commercio per i barbecue domestici gettati su delle sterpaglie per appiccare un incendio. E’ accaduto a Modena, in tangenziale, e il protagonista è un uomo di 44 anni. In conseguenza del suo folle gesto è stato necessario l’intervento di circa sei autobotti dei vigili del fuoco, divise tra diverse uscite della tangenziale. La circolazione, infine, è risultata rallentata o addirittura bloccata, per alcune ore. Cos’è la piromania? Qual è il profilo psicologico di un piromane? Proviamo a fare chiarezza.
Accendifuoco diavolina: quale pulsione accende il piromane?
Il DSM V annovera la piromania tra i disturbi antisociali di personalità. Il piromane sente una spinta irrefrenabile ad appiccare incendi. Questa spinta gli provoca uno stato di tensione emotiva sempre crescente. Non riuscendo a controllare i propri impulsi deve dare soddisfazione all’eccitazione emotiva appiccando un incendio. Una volta appiccato l’incendio, prova un senso di soddisfazione e di estasi davanti al fuoco. La gratificazione provata davanti allo spettacolo di una foresta che brucia e la soddisfazione per averlo creato in prima persona alimentano un circolo vizioso. Il piromane prova nuovamente eccitazione per il fuoco e avverte il bisogno di appiccare un altro incendio. I criteri diagnostici del DSM V per la piromania evidenziano che le azioni del soggetto sono dettate unicamente da impulsi e non da interessi ideologici, politici o economici.
Sul luogo del delitto
Gli studi clinici sulla piromania non dicono molto altro mentre altri studi condotti in ambito criminologico, per lo più negli Stati Uniti, individuano ulteriori caratteristiche di questa figura. Il piromane è solito restare sul luogo dell’incendio per continuare ad ammirare il suo operato; spesso è lui stesso che avvisa i vigili del fuoco e aiuta nelle operazioni di soccorso. Quando appicca un fuoco non pensa alle conseguenze di termini di distruzione di cose e pericolo per le persone, è semplicemente attratto dalla frenesia generata dal caos da lui creato. I piromani amano ammirare anche incendi scoppiati per mano altrui e provano attrazione per le forze armate e il personale impegnato nelle operazioni di spegnimento.
Multe e condanne per i piromani
In Italia chi è responsabile di aver appiccato un incendio in selve, boschi o riserve è punito con la reclusione da 4 a 10 anni. Lo scorso anno, quando sono andate in fumo 158mila ettari di terreno, il governo ha emanato un decreto che ha inasprito le pene. Il massimo è salito, infatti, a 12 anni se l’autore dell’incendio è un funzionario atto alla tutela del territorio. Ulteriori aggravamenti della pena sono contemplati anche se l’incendio ha causato danni ambientali persistenti o messo in pericolo edifici. Infine, il dipendente pubblico colpevole di incendio doloso può anche perdere il posto di lavoro.
In copertina foto di Dr StClaire da Pixabay