E’ stato presentato negli uffici dell’Acen l’Academy Restauro 4.0. Si tratta del primo centro di formazione stabile in Italia per la creazione di quadri tecnici, specializzati nelle tecnologie applicate al restauro, che saranno avviati al lavoro dopo il percorso formativo. Il primo corso dell’Academy – cofinanziato da Miur e Regione Campania – partirà a gennaio e formerà “professionalità tecniche del restauro di edifici, parchi e giardini storici” modellate sui reali bisogni delle imprese con un percorso inquadrato dal MIUR nell’istruzione terziaria professionalizzante.
Academy Restauro 4.0: percorsi di alta specializzazione
Caratteristiche dell’Academy sono i percorsi di alta specializzazione e l’efficace match tra le esigenze delle imprese della filiera delle costruzioni e i profili professionali anche emergenti. “E’ un modello virtuoso quello che abbiamo suggellato oggi” – ha detto Federica Brancaccio, presidente dell’Acen. “L’Academy fa tesoro di un precedente e riuscito percorso che ha collocato l’80% degli allievi, diplomati e laureati formati anche “on the job”, in azienda. Le imprese possono attingere così a un bacino di professionisti specializzati, che vengono poi collocati in aziende del territorio, nonostante la crisi che ha colpito e ancora attanaglia il nostro settore” – ha concluso Brancaccio.
Il precedente percorso, realizzato con i medesimi partner, era infatti rivolto a diplomati e laureati, che si sono specializzati in Restauro architettonico e Bim. “Le scuole di alta formazione e specializzazione in restauro garantiscono una formazione completa” ha detto Luciano Garella, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Napoli. “C’è la necessità di diffondere la cultura del restauro, non solo degli immobili ma dell’intero territorio. In tal senso, il restauro diviene fonte di rigenerazione urbana, eliminando l’abusivismo che definisco ‘spontaneismo’ eccessivo”.
Academy Restauro 4.0: guardare al territorio
Il modello da immaginare, secondo il soprintendente è “un nuovo piano di rigenerazione urbana” che potrebbe partire “dalle periferie”. Garella, inoltre, si è dichiarato disponibile ad accogliere parte degli specializzandi presso la sua stessa Soprintendenza. L’ITS Academy Restauro 4.0 è frutto di un accordo tra partner pubblici e privati: Fondazione Its Bact, Associazione dei Costruttori Edili di Napoli, Associazione Nazionale Imprese di Difesa e Tutela Ambientale, AssoVerde, il Distretto ad Alta tecnologia per le Costruzioni Stress e la società Tecno In Spa. “Il vantaggio di questo tipo di formazione – ha sottolineato Antonio di Vuolo, presidente della Fondazione Its Bact “è che gli studenti entrano direttamente in contatto con le imprese, si specializzano e si aggiornano in modo puntuale. Così diventa più semplice l’inserimento professionale”.
“Gli ITS possono rappresentare uno strumento strutturato per la formazione specializzante post-diploma” ha aggiunto Ennio Rubino, presidente del Distretto Stress. “Stress ha deciso di promuovere questa Academy contribuendo, in prospettiva, a fornire opportunità di training on the job ai ragazzi e condividendo con loro le metodologie e tecnologie più avanzate utili a rendere più efficaci i processi di restauro degli edifici storici”.
Academy Restauro 4.0: imprese e innovazione
L’accordo alla base dell’ITS Academy Restauro 4.0 sostanzia un percorso di formazione e di ricerca che porta anche alla creazione di un Osservatorio per la rilevazione dei fabbisogni di innovazione delle imprese, il placement degli allievi che – “modellati” sui bisogni reali delle aziende edili – diventano immediatamente “occupabili” e la definizione delle modalità di finanziamento necessarie.
Inoltre, è in corso di formalizzazione la partecipazione all’Academy del Centro Formazione e Sicurezza di Napoli, l’Accademia di Belle Arti e la Scuola di Specializzazione in Restauro dei monumenti dell’Università “Federico II” di Napoli, già parte attiva dei precedenti percorsi.