Tra qualche giorno la Francia potrebbe essere il primo Paese a sancire l’aborto come diritto costituzionale. Un messaggio forte al Paese e all’Europa intera. Gli ultimi disegni di legge, infatti, stanno riducendo sempre di più le possibilità per le donne di accedere all’interruzione volontaria di gravidanza.
La nuova legge sull’aborto in Francia
Il Senato francese ha approvato a larga maggioranza la proposta di legge sull’aborto. Su 317 voti espressi, 267 sono stati favorevoli e 50 i contrari. Un risultato per certi versi inatteso considerato che il Senato ha una maggioranza conservatrice e che il testo approvato è lo stesso licenziato dall’altro ramo del parlamento, l’Assemblea nazionale, senza nessun emendamento.
Il fronte del no non ha avuto indicazioni di voto e ciascuno ha potuto votare secondo la propria coscienza. L’unico emendamento presentato, che proponeva di correggere l’espressione “libertà garantita”, non è stato approvato. L’espressione in questione, tra l’altro, rappresentava già una correzione rispetto al termine “diritto” che qualcuno non ha voluto inserire.
La vera novità di questa legge è che diventerà costituzionale pertanto, come ogni legge che va a modificare la Costituzione francese, dovrà essere approvata dal Congresso di Versailles, le due Camere riunite in seduta plenaria. Il Congresso si riunirà, secondo quanto disposto dal presidente Macron, lunedì 4 marzo e, considerati i numeri finora ottenuti, non dovrebbe essere difficile raggiungere i tre quinti dei consensi necessari.
Un segnale per il Paese e l’Europa
L’approvazione della legge, che arriverà presumibilmente la prossima settimana, concluderà un iter legislativo lungo e impegnativo. Iter iniziato nel 2022 su proposta di Emmanuel Macron. L’intento del presidente francese era dare un segnale chiaro all’Europa in un momento in cui sempre più governi dell’area attuavano leggi che limitavano la possibilità per le donne di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza. Macron ha voluto fare qualcosa di più: “rendere irreversibile la libertà delle donne di ricorrere all’Interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) iscrivendola nella Costituzione” come da lui stesso dichiarato in un post su X.
Così, quando la riforma sarà approvata, la Costituzione riporterà all’articolo 34, quello che riguarda i diritti civili dei cittadini e delle cittadine francesi, la “libertà garantita alla donna all’interruzione di gravidanza“.
Un vento nuovo
In questi anni abbiamo seguito, sulle pagine di questo giornale, il tema delicato dell’aborto. Abbiamo raccontato come la costante avanzata delle destre in Europa abbia portato a scelte politiche che consolidano posizioni antiabortiste in Polonia; l’abolizione della sentenza “Roe v Wade” del 1973 che aveva sancito negli USA il diritto di abortire.
Abbiamo fotografato anche la situazione in Italia dove la legge 194 è messa in discussione. Continueremo a osservare la realtà che ci circonda, a tenere un faro acceso su un tema delicato davanti al quale non ci si può nascondere.
In copertina foto di AdamKinnwall da Pixabay