Arte, recitazione, portamento per sfilate, balli di ogni genere, galateo da tavola e generico: queste sono le principali attività che la neonata Associazione Culturale Abilissimi, totalmente no profit, metterà a disposizione in maniera continuativa per gli adolescenti con varie disabilità. Start up dell’iniziativa, dopo una serie di fruttuose lezioni con ragazzi affetti dalla sindrome di Down compiute da Francesca Del Toro, ex ballerina di Amici, ed altri istruttori facenti capo all’associazione in totale volontariato, sarà una vera e propria sfilata di moda, organizzata presso la Galleria Alberto Sordi – Sorgente Group di Roma sabato 16 gennaio alle ore 21. Protagoniste saranno Francesca, Camilla, Selene e Livia, modelle di tutto rispetto per una sera in passerella insieme a mamme di altri ragazzi diversamente abili. Vestite da abiti firmati dalle stiliste Maria Grazia Panizzi, Cristina Gavioli e dal marchio fashion DMYD – i vestiti sono gentilmente messi a disposizione dalla boutique di Moda TIVÀ di Roma – le ragazze metteranno a frutto quanto insegnato loro nelle scorse settimane da un’insegnante di sicura esperienza e non al debutto in materia:
Nonostante abbia insegnato danza in altri ambiti a ragazzi disagiati, questa si è rivelata un’esperienza davvero unica – afferma Francesca Del Toro – nella quale si è stabilita fin da subito una perfetta armonia e comprensione con ragazze assolutamente determinate a dare il meglio di se stesse. Una vera e continua sorpresa anche il sentirsi fare in continuazione domande sul portamento e la tipologia di movimento da adottare in prima linea, a dimostrazione del ricercato perfezionismo professionale che le contraddistingue.
Angelo Maria Vegliante, Eddy Russo e Flavia Marcelli, rispettivamente presidente, vicepresidente e segretaria di “Abilissimi” non sono nuovi a questo “mestiere di cuore”: ne sono una riprova le numerose esibizioni pubbliche di alcuni ragazzi tra cui la stessa Camilla (Feroci) e il partner Fabio Borgognoni che, oltre a ballare, insegnano in prima persona in una scuola all’Infernetto ai loro coetanei con la stessa sindrome di Down.
Lo sviluppo delle arti, della creatività e del talento diventa così occasione e stimolo al lavoro in questi ambiti anche per i ragazzi meno fortunati ma che con forza, coraggio, ambizione e anche un tantino di impuntatura motivazionale perseguono questo obiettivo realizzando, da soli o in gruppo, e con accanto professionisti certificati e di grande sensibilità