Volitiva, poliedrica, vulcanica, di Grazia Fresu si farebbe prima a dire di cosa non si occupa visto che oltre ad essere docente presso L’Università Nazionale di Cuyo in Argentina, è poeta, drammaturga, attrice e regista e nel corso degli anni ha portato in scena i suoi testi nei teatri italiani ed argentini.
Sensibile ed attenta alla condizione, al ruolo e ai condizionamenti subiti dalla donna nella nostra società patriarcale che pesantemente ha influito sulle dinamiche dei rapporti tra i due sessi, nello spettacolo “A volte noi donne ci innamoriamo”, la Fresu indaga gli archetipi dell’universo maschile e l’incanto che, attraverso la letteratura, esercitano sull’ideale erotico-romantico femminile.
Ci siamo noi donne in questo spettacolo, con le nostre fragilità, i nostri amori poco saggi, la nostra empatia di taglio materno, la nostra ironia, la debole capacità di considerarci degne d’amore e riconoscimento sociale, ed alle più forti e consapevoli è dato il compito di cogliere e trasmettere gli squilibri emotivi di entrambi i sessi e i rischi che ne derivano che, in genere, ricadono sulle donne e di individuare possibili vie di fuga.
Lo spettacolo, nella forma di un Recital, è un viaggio attraverso testi e canzoni nell’immaginario amoroso delle donne, negli archetipi che soprattutto la letteratura ha costruito in loro, intorno alla figura maschile. Da Peter Pan a Narciso, da Amleto a Otello, da Ulisse a Barbablù, da Dorian Grey al Dottor Jekill e a Dracula, si dispiegano i meccanismi di una fascinazione che gli stereotipi del “maschile” esercitano sulle donne e che spesso le rendono vittime nella costruzione dell’amore “malato”. È un discorso fatto alle donne perché comprendano le ragioni della loro sudditanza all’universo mascile e imparino ad amare al di fuori di qualsiasi amore tossico che possa renderle vittime.
Un modo per conoscere le nostre attrazioni e i nostri inganni ma anche per fare ironia e salvarsi, tra parole e musica che si intrecciano e dialogano tra loro. Le donne hanno imparato a trovare anche nel dramma il modo di sorridere di se stesse e degli altri ed è sul filo di questo sorriso che lo spettacolo si svilupperà.
Le parole si muovono nel tempo della storia letteraria così come la musica cerca in generi e suggestioni diversi il filo di un racconto al femminile del mondo delle emozioni. Un’attrice, una cantante e due musicisti, che formano il gruppo “Alma de Soul”, raccontano i sentimenti, le tentazioni, i pericoli di ogni innamoramento che non è solo attrazione verso l’uomo ma anche verso il personaggio che la grande letteratura ha saputo costruire. Il filo di questo racconto si dipana tra testo, musica e canzoni sia in italiano che in spagnolo, con l’intento di generare emozioni ma anche riflessioni sulla condizione femminile e il pericolo che certe soggezioni all’amore mal inteso possono generare.
La prima assoluta dello spettacolo sarà il 15 ottobre 2016, a Villa Mercedes, provincia di San Luis (Argentina), per il 30° anniversario della Dante Alighieri di Villa Mercedes, benemerita Associazione che favorisce la diffusione della lingua e della cultura italiana. Oltre a curarne testo e regia, Grazia Fresu sarà la voce narrante del Recital insieme ad Eugenia Ferrer per il canto, Quique Nomberto e Carlos Cesar Nuñez per le musiche.
Nata a La Maddalena, Sardegna, dottore in Lettere e Filosofia all’ Università “La Sapienza” di Roma, specializzata in Storia del teatro e dello spettacolo Grazia Fresu ha, inoltre, pubblicato tre raccolte poetiche, “Canto di Sheherazade”, Ed. Il giornale dei poeti, ROMA 1996, presentato alla Fiera del libro di Torino del 1997; “Dal mio cuore al mio tempo” che ha vinto in Italia nel 2009 il primo premio nazionale “L’Autore”, pubblicato nel 2010 dalla casa editrice Maremmi- Firenze Libri; “Come ti canto, vita?”, Ed. Bastogi, Roma 2013. Una quarta silloge poetica è di prossima pubblicazione.
Ha scritto e presentato per la RAI Italiana un ciclo di trasmissioni sulla poesia popolare nelle diverse regioni del paese e ha partecipato al programma “La notte dei miracoli”, incontri sulla letteratura e l’arte. I suoi testi e lavori critici sono stati pubblicati in varie riviste e antologie.
È narratrice diplomata all’ Istituto di Narrazione orale ADENO di Buenos Aires e collabora con la rivista online “L’Ideale” con una sua rubrica di cultura e società “Sguardi d’altrove” e con il magazine “Cinque colonne”.