Botta e risposta
Finzioni, interviste fantasma di Giorgio Moio edito da Mondo Nuovo è un libro fuori dagli schemi, una chiacchierata con menti eccelse del passato, che immaginiamo avvenga davanti ad una buona tazza di tè. E a quel tavolino ci siamo anche noi.
Il poeta napoletano Giorgio Moio ha raccolto in questo testo cinquanta interviste immaginarie a grandi personalità del passato che hanno lasciato un segno nella nostra storia. Le riflessioni degli intervistati sono spesso estrapolate dai loro scritti o volumi e rimodellate da Giorgio Moio, che restituisce al lettore personaggi intriganti e appassionati.
Finzioni si può equiparare ad un vero e proprio romanzo, all’interno del quale le vite, i pensieri e le riflessioni di celebri uomini e donne del passato si intrecciano con le nostre vite, con il nostro quotidiano, i nostri problemi e angosce.
Aleramo, Barthes, Borges, Carmelo Bene, Breton, Calvino, Pino Daniele, De Andrè e Kafka, solo per citarne alcuni, dialogano con Giorgio Moio su argomenti attuali e temi universali, svelando la fragilità e le contraddizioni del nostro contemporaneo. Si parla di tutto con gli ospiti di Giorgio Moio, e noi siamo lì ad ascoltare.
Nel corso delle interviste percepiamo che gli ospiti di Moio si sentono a proprio agio, si aprono, proprio come si fa con un amico. Il poeta napoletano riesce a far spaziare il suo interlocutore, toccando i temi più disparati. Si parla di felicità, amore, morte, globalizzazione, arte, politica, donne, danaro, scienza, solitudine, isolamento. E poi del privato, molti personaggi si lasciano andare a confidenze e i ricordi. Con Sibilla Aleramo, ad esempio, il poeta napoletano è indiscreto, fruga nella sua vita privata, punta dritto al cuore, le parla di politica e insieme argomentano sulla questione femminile. Alla scrittrice Giorgio Moio ha chiesto:
– Lei si è battuta per tutta la vita in favore dei diritti delle donne, rivalutando la loro partecipazione alla vita sociale, ne più ne meno di un uomo. È riuscita a realizzare la sua missione dando dignità e diritti paritari alle donne?
Come si può diventare donna se i parenti la danno, ignara, debole, incompleta, a un uomo che non la riceve come sua eguale; l’usa come un oggetto di proprietà; le dà dei figli coi quali l’abbandona sola, mentr’egli compie i suoi doveri sociali, affinché continui a baloccarsi come nell’infanzia? Per questo dico alle donne: ribellatevi ai soprusi, ai maltrattamenti, riconquistate la vostra dignità di donne, di madri, di figlie, di sorelle.
Finzioni di Giorgio Moio
Finzioni di Giorgio Moio non è solo una chiacchierata con personalità illustri, è anche una rivelazione. Le interviste, infatti, sono un terreno fertile su cui lasciar germogliare i fiori della conoscenza. Attraverso queste brevi chiacchierate, non ci impicciamo solo della vita di grandi personaggi, ma impariamo e apprendiamo.
Se non sapete cos’è un teatro di regia e volete maggiori dettagli sul Living Theatre, allora prestate attenzione a quello che ha da dire Julian Beck. Se non vi è ancora chiaro cosa sia in realtà la critica letteraria, Roland Barthes vi toglierà ogni dubbio. Se invece siete afflitti dai mali che colpiscono la società contemporanea, drizzate le orecchie alle risposte di Samuel Beckett!
Per coloro i quali amano l’arte in tutte le sue forme, è certamente interessante ascoltare cosa ha da dire in proposito Carmelo Bene, che ne ha una per tutti: artisti, giornalisti, poeti, professori, politici e giovani. Giorgio Moio ha capito che tipo è, ha capito che con lui può parlare di tutto, e ci prova. La sua è una delle interviste più vivaci.
Ma al poeta napoletano non va sempre bene. Gli tiene testa Luis Borges e lo spazientiscono Murice Blanchot e Confucio. Karl Kraus poi, lo annienta completamente, e alla sua domanda:
– E la cultura? Vogliamo spendere qualche parola in suo favore?
Così risponde, sotterrandoci completamente…
La cultura? In suo favore? E dove la trovi oggi la cultura! È talmente frettolosa e apodittica che si dimentica di se stessa. Un po’ come i giornalisti che scrivono perché non hanno nulla da dire.
Al di là dei personaggi e delle loro riflessioni dalle quali trapela il carattere e un vissuto unico, le risposte degli intervistati stimolano il lettore a continue riflessioni. Giorgio Moio, infatti, è riuscito a condensare in circa 200 pagine un intero universo. Nessun argomento sfugge al poeta napoletano e nessuno sconto gli fanno i suoi interlocutori. C’è poco da essere ottimisti, specialmente per quanto riguarda il futuro, su questo sono quasi tutti d’accordo…
Chi è Giorgio Moio
Poeta, anche visuale, si occupa di critica letteraria. Ha fondato e curato alcune riviste letterarie, volumi, antologie. Collabora con riviste e periodici. Ha partecipato ad una sessantina di mostre collettive di poesia visuale. Presente in antologie e cataloghi d’arte, ha pubblicato una ventina di volumi, maggiormente di poesia, di cui l’ultimo Contrappunti variabili. Poesie dedicate 1986-2019 (2020) per l’editore Bertoni, per il quale cura la collana di poesia verbovisuale “Contrappunti”.