Rossa con la scritta Aut: è stata scritta su un muro esterno di uno dei cancelli della Fiat.
Le reazioni: sufficienza e strabordante sicurezza sia di esponenti politici che attori sociali
Inquietante segnale allo stabilimento Fiat di Pomigliano. Nella notte una stella cinque punte con la scritta “aut†è stata disegnata con vernice rossa sul muro di uno dei cancelli dello stabilimento. Secondo gli inquirenti che investigano sulla vicenda la stella non sarebbe riconducibile alla Brigate Rosse ma a uno dei gruppi sorti dalle ceneri di Autonomia operaia. La scoperta è stata fatta da alcuni vigilanti del parcheggio del “Giambattista Vico” che hanno allertato le forze dell’ordine. Nel sito produttivo del Lingotto sono attualmente in corso dei lavori di adeguamento della fabbrica per permettere l’avvio della produzione della nuova Panda. Una seconda stella, ma alquanto scolorita e quindi sicuramente ben più datata della precedente, questa volta completamente colorata di rosso anche all’interno dei contorni, è stata invece disegnata su uno degli spartitraffico presenti nel parcheggio del Giambattista Vico. Questi i fatti e queste, invece, alcune reazioni. Angeletti: “Stella Br in stabilimento? Non é la prima volta e neanche ultima”; Sgambati (Uilm): “Stella a 5 punte? non ci faremo intimidire”. Mentre alcuni giornali titolano ” I nostalgici della lotta armata risuscitano i simboli delle Brigate Rosse”. Notizie e reazioni al netto delle considerazioni lasciano un po’ basiti. Lascia stuipefatti sicuramente l’ostentata aria di sufficienza verso l’episodio, non per quello che è in se ma per tutto ciò che alla base di quel gesto può esserci e dovrebbe essere preso in considerazione. Il disagio sociale che vivono grandi fette della società italiana è sintomatico; che questo episodio si sia verificato a Pomigliano non è affatto casuale. Il ‘Gian Battista Vico’ incarna ora nell’immaginario collettivo il luogo simbolo dell’evirazione sociale della classe operaia. L’accordo separato e il referendum plebiscitario voluto fortemente dalla dirigenza Fiat ha fatto dello stabilimento pomiglianese il sito pilota per l’applicazione di quella malcelata operazione di eugenetica sociale che quella dirigenza, pronuba la classe politica e sindacale, sta scientemente attuando. La risposta sociale che ne deriverà non possiamo ipotizzarla, ma se i sintomi che cominciano a manifestarsi sono di questo tipo, indubbiamente, una risposta fatta di atteggiamenti di sufficienza e superiorità  è la peggiore che possa esserci ma anche quella più naturale da parte di chi, in nome del “dio globalizzazione”, crede di aver ‘normalizzato la gente. Le tensioni sociali non si governano mettedosi su un piedistallo e considerando gli altri dall’alto in basso o, peggio, criminalizzandoli; ma solo scendendo realmente fra la gente e cercando di capire cosa non va e perchè. Solo dopo si potrà tentare di dare qualche soluzione vera ai problemi veri della popolazione. Una stella non fa un firmamento, ma il firmamento è fatto di tante singole stelle; una classe politica avveduta dovrebbe riuscire a guardare il singolo e l’insieme, non solo ciò che fa comodo. Â
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