In occasione della 14esima edizione della Settimana di azione contro il razzismo, l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (ICDe) organizza il 24 marzo a Roma, presso la Sala Conferenze “Diego Carpitella”, piazza Guglielmo Marconi 10, una giornata dedicata alle culture di immigrazione in Italia: “A partire dall’arrivo”. Nell’ambito di questa iniziativa, che inaugura una serie di incontri sui temi delle migrazioni, sarà presentato il progetto “Italia dalle Molte Culture – Casa MigrArti”, un programma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che prevede l’avvio di ricerche e attività di documentazione sulle espressioni culturali delle diverse comunità migranti che vivono sul territorio nazionale, la creazione di un archivio e la realizzazione di uno spazio-laboratorio che accolga eventi espositivi, proiezioni e incontri.
A partire dall’arrivo, primo momento di riflessione del progetto, propone un percorso cinematografico che ci condurrà dalle immagini di migranti italiani degli anni Sessanta al primo sbarco di migranti albanesi in Puglia nel 1991, con le visioni proposte dal progetto FACCE, curato da OfficinaVisioni e Archivio Cinema del reale in collaborazione con l’ICDe. Seguirà la proiezione di un documentario della rassegna MigrArti. “A partire dall’arrivo”, primo momento di riflessione del progetto, propone un percorso cinematografico che ci condurrà dalle immagini di migranti italiani degli anni Sessanta al primo sbarco di migranti albanesi in Puglia nel 1991, con le visioni proposte dal progetto FACCE, curato da OfficinaVisioni e Archivio Cinema del reale in collaborazione con l’ICDe. Seguirà la proiezione di un documentario della rassegna MigrArti. Testimonianze dirette di collegamento tra l’allora e il presente saranno accompagnate da letture tratte dal libro “La Frontiera”, dello scrittore Alessandro Leogrande.
La riflessione sulle migrazioni contemporanee proseguirà con una serie di narrazioni e visioni sugli arrivi in Italia attraverso il Mare Mediterraneo e altre rotte di migrazione, proposte in collaborazione con CivicoZero, Archivio delle Memorie Migranti, Associazione Isole e Baobab Experience. L’iniziativa “A partire dall’arrivo” è pensata quindi come un’occasione di confronto e di condivisione, per rintracciare nell’esperienza del partire, del viaggiare e dell’arrivare un filo che avvicini storie apparentemente distanti.
Il progetto “Italia dalle Molte Culture” è sviluppato dall’ICDe, in sinergia con la Direzione Generale Architettura Belle Arti e Paesaggio (Servizio VI) e in collaborazione con il Museo delle Civiltà. Con tale iniziativa l’ICDe intende contribuire alla migliore comprensione culturale di questo rilevantissimo aspetto della società italiana attuale, in sintonia con il ruolo dell’Istituto, che opera per la valorizzazione, in Italia e all’estero, dei beni culturali demoetnoantropologici materiali e immateriali, italiani e non italiani, e promuove attività di studio, ricerca e divulgazione di tale patrimonio. Il progetto si inserisce nel solco tracciato dal programma MigrArti, avviato nel 2015 dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con la collaborazione dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, al fine di “colmare un colpevole ritardo e favorire la conoscenza delle tante culture e delle diverse comunità che vivono in Italia”.
Il progetto FACCE di Paolo Pisanelli, OfficinaVisioni e Archivio Cinema del reale in collaborazione con ICDE, parte dal primo sbarco di migranti albanesi in Puglia nel 1991. Un evento che ha cambiato radicalmente la storia recente dell’Italia e dell’Europa. Ritratti di persone mai viste prima. Fotografie realizzate a Otranto e Brindisi. Un viaggio dall’Italia all’Albania alla ricerca di facce e voci ventisette anni dopo, quando le migrazioni dei popoli sono divenute una tragedia quotidiana (fotografia originale utilizzata per la locandina: FACCE Albanesi in Puglia, 7 marzo 1991, ph. Paolo Pisanelli/OfficinaVisioni).
La giornata si concluderà con i musicisti: Admir Shkurtaj, fisarmonicista, compositore, è autore delle musiche di “Katër i Radës. Il naufragio”, opera di Koreja, con libretto di Alessandro Leogrande; e Ousmane Coulibaly, maestro di Balafon, Kora e Djembe, da due anni collabora con CivicoZero, dove ha avviato un laboratorio di percussioni, da questa esperienza nasce nel 2018 un gruppo composto da minori migranti di diversa provenienza.