Ogni anno, in Italia, 201 milioni di Euro vanno in fumo a causa delle vendite di giocattoli contraffatti, il che equivale a una perdita del 15,6% delle vendite di giocattoli nel paese. E l’industria del settore lamenta un calo del 14,4% in termini di occupazione. Inoltre, essendo il 99% delle imprese produttrici PMI, esse fanno molta più fatica a tutelarsi nei confronti di queste violazioni della proprietà intellettuale. A livello europeo, le perdite dirette a causa della contraffazione nel settore dei giocattoli ammontano a 1,4 miliardi di Euro l’anno, e quelle indirette toccano i 2,3 miliardi di Euro, con mancati introiti per i governi di 370 milioni di Euro. Quasi ventimila posti di lavoro vanno persi fra danni diretti e indiretti causati dalla contraffazione nel settore.
Ma i giocattoli contraffatti, prima di danneggiare l’economia italiana ed europea, mettono a rischio la sicurezza dei nostri bambini. Per questo il Parlamento Europeo è sceso in campo, insieme alla Guardia di Finanza, per chiedere a genitori e nonne, quando faranno i loro acquisti natalizi, di comprare solo giocattoli col marchio CE.
Il primo Vice Presidente del Parlamento Europeo, Onorevole Antonio Tajani, ha dichiarato:
“Un Natale contraffatto è un Natale non sicuro. Le regole europee per la sicurezza dei giocattoli e contro la contraffazione rispondono all’idea di Europa che tutti vogliamo: un’Europa vicina ai cittadini, attenta alla loro sicurezza e al loro benessere. Un’Europa dei diritti al servizio dei più deboli.
Commerciare e comprare giocattoli nel rispetto della proprietà intellettuale e delle regole di sicurezza della UE significa contribuire civicamente alla salvaguardia dei nostri figli, ma anche dei posti di lavoro nelle ‘fabbriche di Babbo Natale’. Significa, in generale, sostenere le nostre piccole e medie imprese del settore, insidiate dalla concorrenza sleale di paesi, soprattutto asiatici, che non hanno il nostro stesso livello di civiltà giuridica e di rispetto dei diritti.”.
Il Vice Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ha aggiunto:
“Le vendite di giochi e giocattoli aumentano in coincidenza con le festività natalizie. Dall´entrata in vigore della Direttiva europea sui giocattoli, nel 2011, sono stati introdotti maggiori sistemi di controllo soprattutto in termini di sicurezza e prevenzione. Il Parlamento europeo dimostra di essere attento alla salute dei minori, e si impegna, con queste iniziative, a contrastare il fenomeno della contraffazione.
E’ fondamentale, in questo senso, il lavoro della Guardia di Finanza e delle istituzioni al fine di salvaguardare i bambini e sensibilizzare i genitori”.
Il Tenente Colonnello Davide Cardia, del Comando Generale della Guardia di Finanza, ha fornito i dati dei sequestri di giocattoli in Italia aggiornati a oggi: “Finora, nel 2015, sono sati sequestrati 12 milioni di giocattoli contraffatti di cui 9 milioni nel Lazio. Nel 2014, erano stati 186 milioni i pezzi sequestrati, la maggior parte dei quali in un maxi sequestro di giocattoli cinesi prima del periodo natalizio. Il giro d’affari della contraffazione in Italia è stimato in 500 milioni di Euro l’anno, ma la cifra deve considerarsi conservativa. Se genitori e nonni hanno il sospetto di trovarsi di fronte a giocattoli contraffatti devono contattare immediatamente il numero 117 per segnalarlo alla Guardia di Finanza.”.
Stime Onu valutano che il giro d’affari del mercato della contraffazione ammonti a 600 miliardi di Dollari all’anno a livello mondiale, una cifra paragonabile agli introiti provenienti dal traffico di droga.
Dal luglio 2011, i giocattoli venduti nell’UE devono rispondere ai requisiti di sicurezza e ai sistemi di controllo più rigorosi al mondo grazie alla direttiva europea sulla sicurezza dei giocattoli.
Ma, affinché un giocattolo sia davvero sicuro, non basta il rispetto di standard e regole o la marcatura europea (CE). La sicurezza dipende, infatti, anche dall’utilizzo del giocattolo in relazione all’età del bambino cui è destinato: Non bisogna, ad esempio, comprare giocattoli con piccole parti staccabili per bambini sotto i 3 anni di età. Il soffocamento, infatti, è un rischio concreto per i bambini più piccoli, perché tendono a mettere tutto in bocca. E ancora, pattini e biciclette richiedono la supervisione dei genitori e dispositivi di protezione da indossare, come i caschi. Questi mezzi di trasporto non possono essere utilizzati dai bambini nel traffico, a causa dei rischi di abrasione.