I bambini corrono qualche pericolo con le vaccinazioni? Il Dott. Roberto Gava afferma di sì, ed elenca anche i motivi
Roberto Gava è un dottore specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia Medica, autore di testi scientifici, che da circa quindici anni sta cercando di studiare gli approcci medici non convenzionali, rivedendoli anche alla luce delle attuali conoscenze scientifiche. Tra i suoi testi c’è il riscontro scientifico della potenziale pericolosità dei vaccini.
Innanzitutto Gava afferma che il sistema immunitario di un bambino di pochi mesi è totalmente immaturo e che molti neonati presentano un’immaturità particolare del loro sistema immunitario che dura fino a 12-18 mesi (Ipogammaglobulinemia transitoria – ndr). Eventualmente venissero vaccinati questi neonati, in questo periodo, correrebbero un elevato rischio di subire danni. Come sono a rischio tutti i bambini nati prematuri; che hanno subito una malattia acuta nei primi mesi di vita; che hanno ricevuto farmaci immunosoppressori come antibiotici e/o cortisonici nei primi mesi di vita; che hanno subito interventi chirurgici; che sono figli di genitori con patologie immunitarie o metaboliche e tanti altri ancora. In ogni caso sembra che minore sia l’età del neonato, maggiore sarà il rischio che il bambino possa subire danni da vaccino, perché in tale periodo di vita vengono inoculati circa 25 antigeni vaccinali, inclusi i richiami.
Sempre secondo il dottor Gava, i vaccini sarebbero pericolosi sia per i loro componenti antigenici che per i loro componenti tossicologici, perché possono contenere: virus vivi o morti, batteri, parti di DNA, frazioni antigeniche, tossine, proteine eterologhe, prioni, antibiotici, mercurio, fenolo, alluminio, formaldeide, fenossietanolo, oli e tanti altri nuovi composti ad azione conservante o adiuvante.
Marco Calafiore