Olio, vino, zafferano, formaggi di capra, miele, infusi, marmellate, prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati, pasta fresca e secca, farina, lavanda e tartufi: sono alcuni dei prodotti che troveranno posto sui banchi dei quindici produttori che parteciperanno al Mercato della Terra dei Monti Dauni che inaugurerà sabato 4 settembre alle ore 18. La sede del mercato sarà piazza Matteotti a Biccari, località dei Monti Dauni in provincia di Foggia dove vivono poco meno di tremila persone.
L’appuntamento è mensile: dopo l’inaugurazione, a partire cioè da ottobre, il mercato si svolgerà ogni seconda domenica del mese. Nei mesi autunnali e invernali si svolgerà tra le ore 11 e le 15, mentre nei mesi estivi sarà spostato alla sera, tra le 18 e le 23.
I produttori, come detto, sono una quindicina e provengono non soltanto da Biccari, ma anche dalle vicine Castelluccio Valmaggiore, Lucera, Orsara di Puglia, Roseto Valfortore e Troia. «Una specie di “nazionale” dei Monti Dauni – commenta il sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignacca – messa insieme grazie al paziente lavoro della Condotta Slow Food di Foggia, capace di riunire il meglio della produzione tipica locale». Il 70% dei partecipanti ha meno di 40 anni, un risultato frutto della sinergia tra pubblico e privato che ha permesso la nascita e il consolidamento di molte realtà imprenditoriali gestite da giovani e giovanissimi e facilitato il ricambio generazionale in quelle preesistenti. «L’identità contadina, la natura incontaminata, la grande biodiversità dell’ambiente circostante sono lo scenario in cui operano aziende agricole attraversate da più generazioni e giovani produttori desiderosi di aggiungere innovazioni e sperimentazioni alle risorse tipiche del territorio» prosegue Mignacca.
Un territorio che, come molti altri piccoli borghi in tutta Italia, nel corso degli ultimi anni ha vissuto un forte e continuo spopolamento da parte dei giovani, che per studio o per lavoro sono costretti ad abbandonare la terra natia. «Lo spopolamento delle aree interne è un problema comune a molte aree montane, e i borghi dei Monti Dauni sono particolarmente isolati rispetto ai centri urbani» commenta Luca D’Andrea, fiduciario della Condotta Slow Food di Foggia. «Storicamente qui non si è investito né in industrie né in servizi, e l’agricoltura non è un fattore di richiamo sufficiente. Negli ultimi anni, tuttavia, si cominciano a vedere timidi segnali di ripresa in particolare nelle zone che hanno saputo investire sulla promozione territoriale e sulla comunicazione. Iniziative come l’avvio del Mercato della Terra di Slow Food rappresentano una forma di sostegno a questo processo».
«Ci troviamo nella “Puglia da scoprire”, quella fatta di antichi borghi e boschi rigogliosi, quella che custodisce tradizioni secolari, paesaggi mozzafiato, sapori autentici – conferma il sindaco di Biccari -. È terra ospitale, abituata ad accogliere popoli e culture differenti, dal passaggio dei pellegrini al transito dei pastori in transumanza fino, in epoca più recente, agli appassionati di trekking, di mobilità dolce, di turismo lento, di escursioni e di cammini».