60 milioni per lo sviluppo rurale: una grande opportunità per tutto il mondo agricoloBiodiversità, attivazione di filiere, energia rinnovabile, turismo, inclusione di persone in difficoltà:si tratta di risorse concrete per una grande sfida trasversale che riguarda la tutela e la valorizzazione dei territori e dei sistemi urbani, la salute, l’ambiente, la qualità della nostra società
La nostra Regione può diventare un nuovo modello di valorizzazione della terra. Qui hanno sede i più importanti organismi internazionali che si occupano di nutrizione, Roma è la più grande area metropolitana a vocazione agricola d’Europa, e siamo anche la Regione in cui si trova una delle più importanti università agrarie d’Italia. L’agricoltura è una risorsa per l’intera regione e ora è tornata un grande attrattore.
Pronti a partire con la sfida del nuovo piano di sviluppo rurale. Il bando che presentiamo oggi apre la sfida del nuovo programma di sviluppo rurale. A disposizione ci sono 780 milioni di euro: 77 milioni in più rispetto alla precedente programmazione, una grande vittoria e una grande opportunità per il Lazio, frutto della trattativa svolta in sede di conferenza stato-regioni. Non è un caso se inauguriamo il nuovo anno con un’importante azione sull’agroalimentare: siamo convinti che questo settore sia un potente volano per lo sviluppo. Quest’anno lanciamo una sfida più ampia e più ambiziosa rispetto ai vecchi programmi a partire dal valore della nostra terra e dei suoi prodotti, sulla cultura dei luoghi, sulle vocazioni dei territori.
Ecco quali sono gli ambiti d’intervento previsti dal bando. I GAL, i gruppi di azione locale, che passano da 8 a 12, per i loro Piani di Sviluppo Locale (PSL), potranno scegliere al massimo tre tra i seguenti ambiti tematici previsti dall’Accordo di Partenariato 2014/2020:
- sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali;
- sviluppo della filiera dell’energia rinnovabile;
- cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità;
- valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali;
- valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico legato al territorio;
- accesso ai servizi pubblici essenziali,
- inclusione sociale di gruppi svantaggiati e/o marginali,
- riqualificazione urbana con creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità,
- reti e comunità intelligenti,
- diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca.
60 milioni per lo sviluppo rurale a disposizione dei gal, i gruppi di azione locale, che passano da 8 a 12. I piani di sviluppo dei Gal riguarderanno biodiversità; attivazione di filiere; energia rinnovabile; turismo; inclusione di persone in difficoltà. Una grande sfida trasversale che riguarda la tutela e la valorizzazione dei territori e dei sistemi urbani, la salute, l’ambiente, la qualità della nostra società.
Più velocità e programmazione nell’erogazione delle risorse: invertiamo una tendenza rispetto ai precedenti Psr, che lasciavano la misura sui Gal tra le ultime a essere attivate, costringendo poi a lunghe e faticose rincorse: partire subito significa poter condividere le scelte, intercettare meglio gli interlocutori, ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili. Ora andremo avanti con un programma serrato: le proposte dei piani di sviluppo locale da parte dei Gal dovranno essere presentate entro il 31 maggio 2016 e la Regione dovrà selezionare e finanziare i Gal entro il mese di ottobre 2016.
Efficienza nell’utilizzo dei fondila presentazione del bando sui Gal in tempi così rapidi è possibile grazie a un grandissimo lavoro dell’assessorato e delle strutture regionali. quando siamo arrivati eravamo agli ultimi posti in Italia per capacità di spesa dei fondi: oggi la regione lazio ha speso tutti i fondi Psr 2007-2013, circa 700 milioni di euro, senza rimandare indietro in Europa nemmeno un centesimo di euro. Nel 2015 le aziende agricole e gli operatori del mondo rurale hanno ricevuto aiuti e contributi erogati da Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, per ben 142mln.
Ripartiamo quindi da qui con una Regione presente, pronta a dare il proprio supporto alle realtà locali che vorranno aggregarsi attorno a progetti innovativi e concreti. Anche questa battaglia e questo impegno sono stati onorati. È una grande opportunità per tutto il mondo dello sviluppo agricolo e un risultato molto importante che abbiamo raggiunto.