IBM Policy Lab ha messo a punto “Cinque Principi di Progettazione Tecnologica per Combattere gli Abusi Domestici”, che fa leva su 5 elementi chiave che sfruttano le potenzialità e la resilienza della tecnologia per poter esercitare un controllo più efficace.
A livello globale, infatti, secondo un report delle Nazioni Unite durante l’emergenza Covid-19 le violenze domestiche sulle donne sono aumentate del 20%, e si prevede che quest’anno potrebbero esserci 15 milioni di casi di abuso in più rispetto al 2019. Per questa ragione, l’ONU ha chiesto misure precise e decisive che possano prevenire il fenomeno degli abusi domestici e fornire un aiuto a chi ne ha bisogno.
Il problema degli abusi domestici è sempre più diffuso sia nelle economie più sviluppate, sia in quelle più povere. A livello mondiale (fonte: WHO), così come negli Stati Uniti, 1 donna su 3 ha subito una violenza dal proprio partner (Fonte: NCADV, National Coalition Against Domestic Violence). Mentre nell’Africa sub-sahariana la percentuale delle donne violentate dal partner sale al 65% (fonte: UN Women), contro il 22% rilevato da una ricerca condotta a livello europeo (fonte: FRA – European Union Agency for Fundamental Rights).
Il periodo di isolamento dovuto all’emergenza Covid-19 ha sicuramente dato prova di come le tecnologie più innovative abbiano un grande potenziale: favorendo le connessioni, facilitando e arricchendo le esperienze quotidiane, offrendo anche vicinanza e protezione. Talvolta però queste tecnologie vengono manipolate e utilizzate in modo improprio. Per esempio, capita che i sistemi sviluppati per il monitoraggio delle frodi attuate attraverso le carte di credito, vengano utilizzati per controllare i possessori delle carte e le loro spese. Così come succede che la funzionalità “motion capture” del citofono connesso, che permette di esercitare il controllo da remoto, venga utilizzata per riconoscere e monitorare i movimenti.
Una ricerca recente condotta in UK rivela un incremento del 1800% dello cyberstalking tra il 2004 e il 2018. Inoltre, come rilevato dall’organizzazione benefica inglese Refuge, nel 2019, il 72% delle persone che ha richiesto aiuto ha subito violenze di natura tecnologica.
In questo contesto è fondamentale sviluppare tecnologie in grado di contrastare i pericoli ed essere sempre più resilienti. Attraverso 5 principi, IBM mira a fornire gli strumenti e la consapevolezza necessari a migliorare l’utilizzo, la sicurezza e la privacy, rendendole parte integrante delle tecnologie stesse.
I seguenti 5 principi chiave stilati da IBM intendono offrire un supporto concreto nel contrastare le violenza domestiche:
- Promuovere la diversità: i team di progettazione devono essere in grado di analizzare, comprendere e categorizzare le abitudini di tutti i tipi di utenti, così che lo sviluppo delle tecnologie tenga in considerazione tutte le tipologie di potenziali fruitori.
- Garantire privacy e scelta: gli utenti devono poter effettuare scelte consapevoli in merito alle impostazioni della privacy, quindi le funzionalità dovrebbero essere semplificate in modo da facilitarne la comprensione e la configurazione.
- Impedire la manipolazione: le tecnologie dovrebbero essere trasparenti, fornire notifiche e impedire l’oscuramento di alcuni processi, evitando la possibilità di manipolazioni delle prove da parte dei maltrattatori, che potrebbero instillare così incertezze nelle vittime, fino a farle dubitare dei propri ricordi.
- Potenziare sicurezza e dati: affinché le procedure siano sicure e richiedano la raccolta e condivisione dei soli dati necessari, limitando il rischio che essi vengano usati in modo improprio.
- Rendere la tecnologia più intuitiva: in modo che gli utenti navighino con maggior consapevolezza, riducendo il rischio di essere raggirati.
Dopo questi principi chiave bisogna tenere conto che nello scenario attuale, caratterizzato da un numero sempre maggiore di dispositivi connessi, è importante utilizzare le tecnologie più innovative in modo strategico per prevenire utilizzi impropri e ridurre eventuali azioni involontarie da parte degli utenti, garantendo elevati livelli di sicurezza per tutti.