Ancora rimborsi per i medici ex specializzandi. Per effetto delle nuove sentenze, proprio in questi giorni, in tutta Italia vengono consegnati 37 milioni di euro. Si tratta di assegni di rimborso, firmati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in favore di quanti si sono specializzati tra il 1978 ed il 2006 senza ricevere il corretto trattamento economico, così come previsto dalle direttive Ue in materia (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE). Grazie alle azioni collettive lanciate da Consulcesi, realtà leader nell’assistenza legale in sanità, anche i medici specialisti della Puglia recuperano, dunque, quelle somme che lo Stato aveva negato durante la scuola post-laurea in Medicina. Nello specifico vengono rimborsati 53 medici con un importo complessivo di oltre 1 milione e 600mila euro:
- · 23 BARI: 743MILA EURO
- · 5 BRINDISI: 159MILA EURO
- · 4 BAT: 117MILA EURO
- · 5 FOGGIA: 159MILA EURO
- · 9 LECCE: 292MILA EURO
- · 7 TARANTO: 185 MILA EURO
I medici pugliesi rimborsati si aggiungono a migliaia di colleghi ai quali Consulcesi ha fatto riconoscere oltre 530 milioni di euro. Una cifra già elevata, ma destinata a crescere ulteriormente nelle prossime settimane visto che sono attese nuove sentenze e sul tema la giurisprudenza è ormai consolidata. In questo quadro e, di conseguenza, di fronte ad una continua emorragia di fondi pubblici da tempo si ragiona su un accordo transattivo per scongiurare un esborso complessivo superiore ai 5 miliardi di euro.
Questo è quanto previsto anche dal Ddl 2400, attualmente in discussione al Senato, ma ancora arenato nelle Commissioni perché le modifiche proposte (spesso, paradossalmente, proprio da chi rappresenta i medici) hanno finito con “allargare le maglie” delle richieste, allungando i tempi e minando la sostenibilità economica del provvedimento.
Soddisfatto per il risultato raggiunto da numerosi medici italiani, ed in particolare da quelli pugliesi, il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri (Commissione Sanità Senato) ritiene che i nuovi rimborsi ai medici specialisti 78-2006 “Confermino quello che sosteniamo da tempo, ovvero la necessità di trovare una soluzione politica alla vicenda mediante l’accordo transattivo proposto dal Ddl 2400. È arrivato il momento – afferma – che il Legislatore si riappropri del suo ruolo per troppo tempo lasciato nelle mani dei Tribunali, riaffermando quel diritto garantito ora dalle sentenze frutto di un meritevole lavoro portato avanti da Consulcesi”.
“Continuiamo a rimborsare medici in tutta Italia con cifre imponenti – afferma Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi – e, con grande soddisfazione, restituiamo non solo le somme dovute ma anche dignità a quei professionisti che negli anni della specializzazione sono stati penalizzati dalla mancata applicazione delle direttive Ue. Molti di loro, peraltro, spesso erano costretti a trovare delle occupazioni in quello che doveva essere il loro orario di riposo per potersi mantenere.
Per loro, questo rimborso diventa anche un vero e proprio momento di riscatto, atteso ancora da tanti colleghi ai quali suggeriamo di attivarsi per non perdere questo diritto, messo a rischio dai ravvicinati termini prescrittivi. Sebbene i nostri legali ritengano che in assenza di una norma attuativa, secondo i principi stabiliti dalla Cassazione, i termini di prescrizione non inizino a decorrere, invitiamo i medici specialisti a tutelarsi per far valere il diritto al rimborso, già riconosciuto a migliaia di medici.
Per farlo è possibile seguire due strade: produrre un atto interruttivo gratuito oppure avviare l’azione legale, aderendo alla prossima azione collettiva del 15 luglio. A disposizione mille consulenti che rispondono al numero verde 800.122.777 e direttamente sul sito internet www.consulcesi.it”.