Buon compleanno alle Giornate Fai di primavera che quest’anno compiono 30 anni. Inaugurate nel 1993, hanno aperto 14.090 luoghi di storia, arte e natura in tutta Italia, a 11.600.000 visitatori; impegnato 145.500 volontari insieme a 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Nel 2022, con 700 luoghi poco conosciuti o generalmente inaccessibili in 400 città, le Giornate FAI di primavera vogliono lanciare un messaggio di speranza e di bellezza.
La bellezza salverà il mondo
Non è il tempo di fare festa, o meglio, festeggiare un traguardo come quello raggiunto dal FAI quest’anno non può non indurre una profonda riflessione sui tempi che stiamo vivendo. Il patrimonio artistico e culturale fa parte della storia di un popolo. Tutelarlo e aprirlo al pubblico perché possa goderne le bellezze è un gesto significativo per riconoscere la storia e l’identità di un popolo. Quella che è la missione del FAI, sin dalla sua costituzione nel 1975, assume oggi un significato importante di come la storia possa insegnare a interpretare il presente e affrontare il futuro. In quanto istituzione della Repubblica, il FAI manifesta la sua vicinanza al popolo ucraino e lo fa in maniera non soltanto simbolica. I Beni aperti nel primo weekend di primavera, come tutta la comunicazione di questo momento, portano tutti i colori della bandiera ucraina. Quando la guerra sarà terminata, si impegna, poi, a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio ucraino.
La giornate FAI di primavera 2022: da Nord…
Ai visitatori dei Beni FAI è proposto un pagamento, non obbligatorio, di 3 euro. La donazione effettuata attraverso il sito ufficiale funge da prenotazione della visita. Chi volesse sostenere ulteriormente il FAI può farlo con ulteriori donazioni o sottoscrivendo l’iscrizione annuale. Vediamo quali sono i principali siti che sabato 26 e domenica 27 marzo sono aperti al pubblico. Partiamo con il Forte San Felice di Chioggia, in provincia di Venezia per proseguire con l’ex Convento delle Maddalene di Padova e la Vetreria artistica e Palazzo Tomanin di San Bellino, in provincia di Rovigo. Da non perdere in Liguria sono l’Antica Barberia Giacalone di Genova, l’Abbazia di San Fruttuoso di Camogli, nel genovese, come anche la Passeggiata alla Chiesa di San Giovanni a Ceriana, in provincia di Imperia. In Abruzzo la fanno da padrona i percorsi naturalistici ed escursionistici come quello di “Colle Castagna” a Furci, come Borghi a pedali a Perano, o come Borgo, Quercia Millenaria, tutti nel chietino.
… a Sud
Passeggiate e scorci naturalistici anche negli itinerari della Campania dove si potranno visitare, tra l’altro, il Parco delle sorgenti Ferrarelle di Riardo, nel casertano e la Baia di Ieranto a Massa Lubrense, in provincia di Napoli. In questi due giorni, la Basilicata apre, tra l’altro, il Rione Terravecchia e Dirupo di Pisticci e il Bosco Bufalara di Bernalda, entrambi in provincia di Matera. In Puglia potremo, invece, ammirare le Cavette di Bauxite di Spinazzola, Barletta Andria Trani, il Castello Svevo di Brindisi, l’Anfiteatro Augusteo di Lucera, nel foggiano.
In copertina foto di Armando Mancini