Italia in quarantena almeno fino al 13 aprile. Lo ha stabilito il DPCM del presidente Conte per il Covid 19 del 1° aprile 2020. I dati epidemiologici, ancora troppo elevati, e l’avvicinarsi delle festività pasquali, che potrebbero portare ad assembramenti nelle strade, hanno imposto il protrarre delle misure contenitive per ulteriori dieci giorni. Ancora incerta la data che darà inizio alla cosiddetta fase 2, quella che prevede un graduale riavvio delle attività produttive del Paese. Intanto il capo della Protezione Civile Borrelli annuncia che resteremo tutti a casa anche per il ponte del 1° maggio.
Cosa prevede il DPCM del Presidente Conte sul Covid 19
Giunti a pochi giorni dalla scadenza del DPCM del 9 marzo, che istituiva un’unica zona arancione in tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile 2020, la domanda, in realtà retorica, che molti italiani si sono posti è cosa sarebbe successo dopo tale data. Ce lo ha svelato il 1° aprile lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte in uno di quelli che sono diventati i suoi appuntamenti con gli italiani. Nel corso della Conferenza Stampa tenutasi da Palazzo Chigi, Conte ha annunciato sostanzialmente il rinnovo della quarantena in Italia. Tutte le misure contenitive disposte nei decreti dal 9 marzo in poi sono state prorogate fino al 13 aprile. Dunque ancora chiuse le attività commerciali non essenziali, ancora lavoro in smart working. Sospese, inoltre, le competizioni sportive in luoghi pubblici e privati e le sedute di allenamento degli atleti professionisti, e non, negli impianti sportivi.
Pasqua in quarantena
Nel suo discorso di presentazione del nuovo DPCM, Conte, con i toni pacati e quasi paterni ai quali ci sta abituando, si è detto dispiaciuto per questa nuova proroga che andrà a condizionare le festività pasquali tanto care agli italiani. La ricorrenza religiosa che cade in primavera è, soprattutto nel nostro Paese, sinonimo di giornate trascorse all’aria aperta e di gite fuori porta. Quella del 2020 sarà, invece, una Pasqua trascorsa tra le quattro mura di casa strettamente col proprio nucleo familiare. Le uniche uscite consentite saranno quelle dettate dalle strette necessità. L’appello dunque è quello di continuare a seguire i comportamenti delle ultime settimane per non vanificare gli sforzi fatti finora.
La fase 2
Cosa accadrà dopo il 13 aprile? Riapriranno i negozi, sarà possibile spostarsi per svago? Su questo punto il presidente del Consiglio ha tenuto a precisare che le misure di contenimento saranno allentate gradualmente quando le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Bisognerà dunque monitorare i dati relativi alla situazione epidemiologica del Covid 19, ribadisce il presidente Conte, per dare vita a quella che viene indicata come la fase 2. Uno stadio intermedio in cui le attività cominceranno a riaprire rilanciando la produttività del Paese. Se al momento non è possibile dare ancora date precise, quello che è sicuro è che le misure contenitive per evitare la diffusione del Coronavirus saranno mantenute in occasione dei prossimi ponti di primavera, 1° maggio in primis, così come anticipato dal capo della Protezione Civile Borrelli. Ancora pazienza, dunque, per uscire al più presto dall’emergenza.