ICAE2018 è stato un appuntamento importante non solo per l’Armenia che ha festeggiato il primi cento anni della sua repubblica. La mostra è stata, infatti, occasione per tanti artisti di mettere in mostra le proprie opere e le proprie idee davanti al grande pubblico. Tra tutti, spicca Roland Emile Kuit con la sua “Sonic Art”.
Ma cosa questa tipologia di arte? Ebbene, abbiamo avuto il piacere di poter chiedere questo e tanto altro al diretto interessato:
Cosa si intende per “sonic artist?
“Un “sonic artist” nasce essenzialmente dalla ricerca enfatizzata della sintesi modulare e della composizione algoritmica del suono. Sonic è un termine più universale e con il mutarsi tra i campi della composizione, della ricerca e dell’arte, sta scoprendo nuove forme di se stessa. Inoltre, la ricerca del suono a micro livelli apre possibilità che vanno oltre la nostra immaginazione. Le nuove tecnologie stanno creando nuovi strumenti per questo tipo d’arte come, ad esempio, il super computer per il suono KYMA. Esso è in grado di scomporre il suono in molecole articolate e ricomporle in nuove espressioni dando vita ad un nuovo linguaggio nell’arte.”
Nel nostro mondo così veloce e moderno, come si può spiegare il modo d’essere di un artista?
“Come detto prima, le tecnologie hanno aiutato l’evoluzione dell’arte soprattutto la mia. L’artista deve essenzialmente creare un linguaggio, essere spinti a raggiungere una migliore qualità. In un periodo storico così ricco, le idee culturali e le ispirazioni possono arrivare facilmente. Un esempio può essere l’artista Kvark Mourat del quale mi affascina molto le sue ricerche sullo studio del suono prodotto dalle pietre”.
Per tutti gli amanti italiani della tua arte, avremo la possibilità di vederti nei musei nostrani?
“Sarebbe fantastico creare una esibizione in uno dei tanti e fantastici musei italiani. Durante l’evento in Armenia (ICAE2018), ho avuto l’occasione di conoscere ed apprezzare i lavori dell’artista italiano Roberto Pugliese. Lo stesso Roberto mi ha poi chiesto se fosse possibile venire nello storico e prestigioso conservatorio San Pietro a Majella di Napoli per poter tenere una conferenza sulla “Sonic Art”. Il discorso è stato poi riaffrontato in altre occasioni quindi niente è da escludere”.
Cosa riserva il futuro di Roland Kuit?
“Il mio futuro? Ci sono diversi progetti in mente. Primo su tutti è sicuramente la scrittura di un nuovo libro sui processi casuali nel campo dell’elettroacustica attraverso l’utilizzo del sistema KYMA. Inoltre, continuerò la mia collaborazione con il programma radiofonico tedesco “Concertzender” senza dimenticare le mie ricerche per la creazioni di nuovi programmi utili per la mia arte e quelle sulla storia della musica elettronica!”